Karina Cascella: 'Matrimonio rimandato. Il mio compagno tra i primi a smettere di lavorare’

Karina Cascella in questo momento complicato, in emergenza Coronavirus, racconta come è cambiata la sua vita. Il matrimonio con Max Colombo è rimandato, il compagno, proprietario di una discoteca, è stato tra i primi a smettere di lavorare purtroppo: la distanza sociale è necessaria per mettere fine alla lista infinita di contagi da Covid-19.

Karina Cascella: 'Matrimonio rimandato. Il mio compagno tra i primi a smettere di lavorare'

Nozze rinviate a data da destinarsi. Karina Cascella, intervistata da Il Giornale, spiega: “Non avevo mai parlato di date, in realtà non ce l’eravamo data neanche noi, anche se si parlava di 2020. Per via di questa difficile situazione i pensieri sono andati altrove. Il mio compagno ha una discoteca e lui è stato tra i primi a smettere di lavorare, non parlo dal punto di vista economico ma degli impegni che ci saranno, quindi per adesso è rimandato”.

La quarantena la vive con grande timore: “Non è facile perché era una cosa che nessuno si aspettava. Io personalmente non avrei mai pensato che nel 2020 sarebbe potuta accadere una cosa simile. Quando guardavo quanto successo in Cina, a Wuhan, ero spaventata perché loro viaggiano tanto e ci si immaginava che ci fossero contatti con il nostro Paese. Quindi immaginavo che ci potesse essere qualche caso, ma non che finissimo come o peggio di loro, perché alla fine i numeri parlano e dicono che siamo in una situazione peggiore”.

L'opinionista tv, a causa dell'emergenza Coronavirus, rinvia le nozze con Max Colombo

Mamma di Ginevra, avuta da Sasà Angelucci, che il 26 aprile compirà 10 anni, Karina racconta: "All’inizio mi ha destabilizzato parecchio, ho passato la prima settimana, come tutti credo, piangendo tanto, cercando di non farmi vedere da mia figlia e non trasmetterle preoccupazione. Non è stato facile. Adesso, per forza di cose, ed è brutto da dire, però ci si adatta. C’è una sorta di abitudine, anche se non vorrei dire così perché non ci si può abituare a questo, però c’è una rassegnazione nella speranza che tutto questo finisca”.

Matrimonio rimandato e la voglia, grande, di tornare al più presto alla normalità. La Cascella non nasconde il desiderio di un’altra cicogna: “Mi farebbe piacere avere un altro bambino”. Ma ha sogni anche riguardo alla professione: "Io lo dico sempre, ho sempre sognato di fare l’opinionista in prima serata, insomma un programma in prima serata, spero che si possa realizzare una co-conduzione. Mi piacerebbe anche fare solo una puntata de 'Le Iene', mi basterebbe, si chiama sogno allora sogniamo”.

Come sapete, le nuove regole stabilite dal governo italiano sono stringenti ma assolutamente necessarie. Noi tutti, ma proprio tutti, in qualsiasi regione d’Italia ci troviamo, siamo chiamati a seguirle anche per evitare di incorrere in dure sanzioni (incluso il carcere). E’ quindi assolutamente necessario rimanere in casa. Le uniche eccezioni sono dettate da esigenze di salute (visite mediche non rimandabili, incidenti). E’ poi possibile uscire sporadicamente (meglio se lo fa un solo membro della famiglia una volta a settimana) per andare a fare la spesa nei supermercati, che ricordiamo rimarranno sempre aperti. Non ci sarà mai carenza di cibo (le industrie che producono alimentari stanno lavorando normalmente) quindi è inutile farsi prendere dal panico e comprare più del necessario (sebbene fare una spesa che duri almeno una settimana è più che consigliato per limitare le volte in cui sarà necessario uscire nuovamente per rifornirsi).

Le regole che dobbiamo tutti assolutamente seguire per arginare il contagio del Coronavirus in tutta Italia

E’ anche importantissimo che durante gli spostamenti necessari si prendano precauzioni straordinarie, come quelle di rimanere almeno a due metri di distanza da chiunque altro si incontri, di non dare la mano, non baciarsi e non abbracciarsi. Bisogna poi lavarsi spesso le mani e non toccarsi mai alcuna parte del viso con esse. Se si dovessero avere anche lievi sintomi simil-influenzali (come la tosse) non bisogna uscire di casa né recarsi al pronto soccorso o dal proprio medico, ma chiamare i numeri messi a disposizione da tutte le regioni (qui l’elenco completo).