Lele Mora: 'Lavoro per mio figlio a 1500 euro al mese'

Lele Mora è cambiato. Ora lavora nell’agenzia di pubblicità del figlio al quale è anche formalmente affidato per 1500 euro al mese, come ha raccontato al Corriere della Sera che lo ha intervistato. L'ex super agente dei vip non può uscire dalle 23 alle 6 e lavora lì. "E' molto rigido, è tassativo, è uguale a mio papà. Prima non avevamo un grande rapporto, era cresciuto con la mamma ed essere il figlio di Lele Mora è una fatica, a volte lo vedevo che soffriva su certe cose, poi il carcere mi ha dato la possibilità di conoscerlo. E' un ragazzo d’oro e mi fa ragionare", spiega parlando del suo ragazzo.

Lele Mora: 'Lavoro per mio figlio a 1500 euro al mese'

Lavora per 1500 euro al mese dal figlio. La sua vita non è facile. "Devi mangiare tutti i giorni e tutti i giorni è fine mese". A 61 anni sta scontando le sue pene in affidamento. Condannato a 6 anni e un mese, 14 mesi li ha trascorsi in carcere, poi gli è stato concesso di uscire. L'affido terminerà a fine 2017.
Lavora per 1500 euro al mese nell'agenzia del figlio e non solo. Cerca di fare del bene: "Porto da mangiare, vestiti, sigarette, aiuti, quello che posso e che riesco a recuperare da aziende che me lo danno gratis. C’è tanta gente generosa". Sconfigge la depressione con alcune pillole e va avanti.
Lele Mora non dimentica il suo passato. "Creavo dei sogni. Non avevo solo tronisti o personaggi dei reality, avevo i nomi migliori come Ventura, Ferilli, De Sica, Estrada, Falchi, Cucinotta, Raoul Bova. Ogni mossa era da me studiata a tavolino, a parte i grandi numeri uno, che non hanno bisogno di nulla, gli altri erano solo dei burattini manovrati da me", dice. Poi aggiunge: "Tutti vogliono fare la televisione, tutti vogliono cantare. “Vengo a letto con te o vado a letto con chiunque vuoi, basta che mi fai fare successo. Ti pago, ti do soldi”, quando mi dicevano questo ho sempre detto “avete sbagliato palazzo, andate più avanti che c’è Corona”".
Manie di grandezza e lavoro andavano a braccetto. Ora Lele Mora, venuto dal niente, è tornato al niente.

L'ex agente dei vip va ogni giorno al mercato ortofrutticolo e raccoglie le rimanenze che gli regalano i grossisti alla chiusura: porta tutto a chi ha bisogno

Parla anche di Fabrizio Corona. Lele Mora sul suo ritorno in carcere è feroce e rassegnato: "Una grande amarezza. Mi ha frequentato, ha colto la mia professionalità di tanti anni, il mio lavoro e alla fine ha distrutto tutto. E' un bullo che non balla, bello e dannato, ma non mi emoziona più. L’ho amato molto e non ho avuto il coraggio di tenerlo nascosto, ma quello che uno fa tra i muri di casa sua è un’altra cosa. Quando lui arrivava a pranzo voleva il suo posto di fianco a me, chi c’era c’era lo faceva alzare. “Mi siedo vicino al mio amore”, diceva". E' stato un rapporto vero: "Fortemente sentimentale all’inizio, dopo credo mi abbia usato, mi ha spennato, quando il pollo è rimasto senza penne ha cominciato a fare la sua strada. Gli dicevo di stare attento, ma non l’ha capito perché è malato di soldi, è una macchina da soldi, un genio del male. Non ha mai rubato, ma sapeva come prendere dalle persone".
Lele Mora guarda al futuro, continuerà ad essere impegnato nel sociale e pensa, quando finirà l'affido, anche a una trasmissione per la tv.