Leonardo Bonucci fa causa alla Juve, la moglie scrive una lettera alla società: ''Ti ho odiata nell’ombra della solitudine a cui mi costringevi''

  • Il difensore 36enne ritiene di aver subito danni di natura professionale e d’immagine
  • La 38enne è arrabbiatissima con il club bianconero per il trattamento ricevuto dal marito

Leonardo Bonucci fa causa alla Juve, il difensore 36enne ritiene di aver subito danni di natura professionale e d’immagine dalla squadra in cui era tornato a militare. La moglie, Martina Maccari, 38 anni, mamma dei suoi figli Lorenzo, Matteo e Matilda, scrive un’accorata letta alla società sul social. Ti ho odiata nell’ombra della solitudine a cui mi costringevi, confessa. E’ arrabbiatissima e delusa per quanto accaduto.

Leonardo Bonucci fa causa alla Juve, la moglie scrive una lettera alla società: ''Ti ho odiata nell’ombra della solitudine a cui mi costringevi''

La storia tra Bonucci, passato allo Union Berlin, e la Juventus, dopo anni di passione, finisce malissimo. Messo ai margini dal club di Torino, il giocatore tramite i suoi legali ha dato seguito a un’azione giudiziaria per “danni di natura professionale e d’immagine”. Se vincerà devolverà l’intera somma in beneficienza. L’eventuale risarcimento economico sarà donato a Neuroland, associazione che sostiene le famiglie dei bambini ricoverati nel reparto di neurochirurgia pediatrica dell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino, e Live Onlus, che attraverso il ricavato di aste di materiali appartenuti a sportivi di alto profilo acquista e dona defibrillatori da destinare a società sportive, scuole e comuni. 

Martina, la sua compagna di vita, insieme a lui dal 2008, diventata sua moglie nel 2011, non rimane in silenzio davanti a questa svolta inaspettata nella vita sportiva del marito. “Nemmeno un squallido, ultimo abbraccio - scrive rivolgendosi alla Juve nel suo post - E’ in una mattina di pioggia torinese che dovevo venirti a guardare. Perché guardarti mi fa credere per un momento che forse, tu possa sentirmi. 13 anni. Per tredici lunghi anni Tu ed Io siamo state Amiche. E Tu lo sai. Di quelle che una è più grande e una è più piccola, una è amata da tutti e l’altra deve invece faticare per trovare il suo spazio. Amiche trascinate per passione, anche all’antagonismo. Amiche che non si scelgono ma che la vita avvicina, chissà per quale strano disegno…”.

Il difensore 36enne ritiene di aver subito danni di natura professionale e d’immagine. Martina Maccari, 38 anni, è arrabbiatissima con il club bianconero per il trattamento ricevuto dal marito

Tu ed Io abbiamo condiviso la passione per lo stesso uomo, e tu (adesso posso confessarlo) hai sempre vinto - continua la Maccari - Sei stata Tu, sempre, il primo pensiero, Tu quella della priorità, ed Io quella del tempo che rimane. Sei sempre stata quella che c’è anche quando non la vedi… Proprio come le Amiche che ti fanno sentire sempre un po’ in ombra, ma che alla fine ti fanno sentire anche protetta. Quelle che sai di essere seconda ma dopo una prima irraggiungibile. Quelle che la guardi e trovi sempre l’ispirazione giusta. Anche quando le cose vanno male Lei è in grado di passare la giusta ispirazione e Tu, sei lì a stupirti ogni volta”.

La donna poi svela: “E’ per questo, forse, che in questo mio amore assorbito per osmosi, ti odiata spesso. Ti ho odiata nell’ombra della solitudine a cui mi costringevi con cadenza programmata, calendarizzata. Oltre l’orizzonte dei sentimenti incontrollabili come l’amore e l’odio, avevo certezza però che saresti stata un faro per sempre. Quella della cosa giusta al momento giusto, anche fosse l’ultimo momento, quello agli sgoccioli del tempo a disposizione. Pensavo che nonostante la vita ed i meccanismi normali del corso del tempo che conosciamo benissimo, avremmo continuato a riconoscerci. Pensavo saremmo state fedeli per sempre ad una storia che parla di vita, di dare e prendere, di sacrificio e riconoscenza, di lavoro e amore, una storia di vita che parlava di un patto di cura. Oltre il moderno tritacarne, pensavo avremmo continuato a curarci l’una con l’altra”.

Poi Martina amareggiata conclude: “Mi dispiace tanto. Non cambierò strada incontrandoti. Ai patti io tengo fede. Perdendo tanto, rinunciando anche a quello che per tanti anni ci siamo contese. Buona Vita”.