Levante rivela perché si chiama così: 'Devo il mio nome a Pieraccioni’

La cantante Levante ha rivelato l’origine del nome d’arte che l’ha aiutata a trovare il successo. L’artista di origini siciliane, il cui vero nome è Claudia Lagona, ha spiegato che c’entra il film più noto del regista Leonardo Pieraccioni, ‘Il Ciclone’. Parlando nel programma radiofonico ‘I Lunatici’ ha detto: “Il mio nome in realtà è Claudia. Il nome d'arte Levante deriva da uno scherzo. Ero in Sicilia, in provincia di Catania, era agosto, mi annoiavo tantissimo. Avevo dodici anni e un'amichetta iniziò a chiamarmi Levante. All'inizio non ci feci caso, le chiesi il motivo e lei mi risposte che Levante era il protagonista del film 'Il ciclone' di Pieraccioni. Da lì mi è rimasto”.

Levante, 32 anni, ha spiegato perché questo è il suo nome d'arte

La 32enne insieme ai conduttori Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio ha poi ripercorso le difficoltà della sua infanzia, che però sono state forse fondamentali per farla arrivare al successo di oggi. “Da bambina ero una peste, sempre molto gioiosa e socievole. La vita mi ha portato a crescere presto, ho perso papà da piccola. Mi inventavo sempre un sacco di cose, di canzoni, di storie. Mi sono approcciata alla musica da piccolissima, attorno ai nove, dieci anni. Utilizzavo la musica come diario segreto attraverso le canzoni che scrivevo”, ha fatto sapere.

La popolarità non è però arrivata dal nulla: “Ho fatto tanta gavetta prima di arrivare ad Alfonso, il mio pezzo fortunato, del 2013. Non mi aspettavo un successo simile per quella canzone. Quando l'ho scritta ho pensato che non l'avrei mai fatta sentire a nessuno. Mi hanno convinta a registrarla, le radio si sono accorte di me e hanno iniziato a passarla. Mi ha cambiato la vita”.

Levante ha perso il papà da piccola e questo dramma l'ha avvicinata molto alla musica
Levante ha perso il papà da piccola e questo dramma l'ha avvicinata molto alla musica

L’ex giudice di ‘X Factor’ ha infine spiegato di non considerarsi “bella”, o almeno non nel senso “canonico” del termine. “L'aspetto estetico non mi ha aiutato. Io non credo di essere bella nel senso canonico, so di avere un aspetto molto prepotente. Il fatto che io sia una esteta, che sia amante del bello, che stia attenta a quello che appare, non mi ha aiutato”, ha concluso.