Ligabue e il figlio Leon nato morto: 'Ce lo fecero vedere, me lo ritrovai in una mano e...'

Ligabue esce in libreria con la sua autobiografia, “Una storia”, edita da Mondadori. Il cantautore ha scelto di raccontarsi con una vena di tristezza e di malinconia. Parla della sua vita, del suo successo. Nel libro affronta anche il doloroso ricordo del figlio morto, Leon. Al Corriere della Sera, in una lunga intervista in cui parla del desiderio di mettere nero su bianco in 500 pagine il percorso esistenziale fatto sin qui, confessa: “Ce lo fecero vedere, me lo ritrovai in una mano: un affarino di un chilo”.

Ligabue e il figlio Leon nato morto: 'Ce lo fecero vedere, me lo ritrovai in una mano e...'

La prima moglie dell’artista è stata Donatella Messori, un’amica d’nfanzia, da cui ha avuto Lenny, 24 anni. “A Donatella avevo dato una manata in faccia giocando a nascondino. Non l’avevo fatto apposta, ma lei aveva pianto tanto, e non per il dolore. L’ho ritrovata dopo anni. Una persona meravigliosa. Insieme abbiamo sofferto e siamo stati felici, abbiamo perso due gemelli e abbiamo avuto Lorenzo Lenny, il mio primogenito”. La causa potrebbe essere stata un aborto spontaneo.

E’ stato Ligabue a lasciarla, spiega: “Un senso di colpa lacerante. Un trauma per lei e per me. Ma avevo incontrato Barbara. E non potevo mentire a tutti, a cominciare da me stesso”. Parla di Barbara Pozzo, sposata nel 2013 e da cui ha avuto Linda, 17 anni. E’ con lei che ha affrontato un lutto lacerante per la perdita di Leon.

Il cantautore 62enne esce il libreria con la sua autobriografia, 'Una storia'

“Ce lo fecero vedere. Me lo ritrovai in mano: un affarino di un chilo - svela il rocker - Aveva i tratti della mamma. La voce di bambina della Barbara disse: è perfetto. L’ho fatto seppellire in un cimitero che ha un angolo chiamato degli angeli. All’inizio la Barbara ci andava tutti i giorni. Si sentiva come se il suo corpo fosse diventato marcio, incapace di dare la vita... Un pensiero ingiusto, ma il suo 'sentire' la faceva stare così. Solo chi ci è passato lo capisce”.