Lucio Presta, guerra aperta a Barbara D’Urso: 'Orrore televisivo’

Stavolta Lucio Presta non le manda proprio a dire. L’agente di tanti personaggi noti ha pubblicato un post social nel quale sembra sparare a zero su Barbara D’Urso (il condizionale è dovuto al fatto che non la cita mai apertamente, ma i dubbi sull’identità della “suora laica” a cui si riferisce sono molto pochi). Il 60enne, marito di Paola Perego e manager tra gli altri di fuoriclasse dello spettacolo come Paolo Bonolis e Roberto Benigni, ha accusato Mediaset di lasciar andare in onda programmi che “producono ogni giorno orrore televisivo”.

Lucio Presta, 60 anni, insieme a Paolo Bonolis, 58, uno dei suoi assistiti

“Pensierino del mattino in tempo di Corona Virus: posto che l’orrore televisivo che produce ogni giorno, ogni mese, ogni anno la suora Laica in paillettes (naturalmente nulla a che fare con le Suore Laiche vere che sono esempi da seguire) è ormai da tempo sotto gli occhi di tutti e quindi vorrei non tornare sull’argomento quello che mi domando ogni giorno è: come mai una Testata giornalistica VIDEONEWS accetta di mettere la Firma su tanto poco e tanto orrore? Conosco da molti anni gli uomini che sono a capo di quella Testata giornalistica, anzi devono a chi scrive se hanno la gestione del pomeriggio di Canale 5, da anni ormai, essendo io quello che chiese ed ottenne da Mediaset il passaggio dalla gestione TG5 a quella di Videonews per sopraggiunte divergenze con CDR del Tg di allora durante la conduzione Perego, e posso dimostrare che ci sono delle persone capaci che sanno fare Tv e quindi è difficile da comprendere”, ha scritto Presta sul suo profilo Facebook.

L'attacco di Presta a Barbara D'Urso, 62 anni, è davvero diretto
L'attacco di Presta a Barbara D'Urso, 62 anni, è davvero diretto

“Si potrebbe obiettare che forse è l’Editore in persona che desidera mettere in onda questo scempio mal digerito anche dagli altri Talents delle reti Mediaset, ma conoscendo da ormai almeno 15/20 anni l’attuale board e proprietà mi sento di dire che lo trovo impossibile da accettare e da crederlo, ha poi aggiunto.

“Il mistero allora si infittisce, perché la Testata, il cdr, l’ordine dei giornalisti etc permettono ciò? Io faccio da tempo la mia parte e nessuno dei miei assistiti va ospite dalla Signora delle paillettes e la mia parte credo di averla fatta, ora che la facciano gli altri. Oppure serve a qualcosa o qualcuno che ci sia in onda questo scempio? Tacere equivale ad essere complici di tale orrore e personalmente non amo esserlo. Ah saperlo”, ha quindi concluso. Al momento non è ancora arrivata la replica della D’Urso.