Malika Ayane: tirano un bottiglia sul palco e lei se ne va

Malika Ayane si è vista costretta a lasciare il palco della trasmissione di Raitre "Parallelo Italia" in piazza Municipio a Napoli. Mentre si stava esibendo dal pubblico le hanno tirato una bottiglia d'acqua. Un gesto partito da un gruppo di lavoratori precari del Comitato Reddito Minimo di Inserimento.

Malika Ayane insieme al conduttore di 'Parallelo Italia' Gianni Riotta

Da subito una parte di pubblico ha dimostrato il suo dissenso: "Fischiate me ma lasciate almeno stare Malika Ayane", ha detto il conduttore Gianni Riotta.
Quando la musica è partita, però, da un gruppo di precari presenti è stata lanciata una bottiglia d'acqua. Malika Ayane ha così interrotto la sua esibizione, ha alzato le braccia, ha detto "scusate" e se n'è andata. 
"E' una grande viltà prendersela con un'artista come Malika", ha aggiunto sempre Riotta prima di lasciare a sua volta il palco spazientito e puntando il dito contro la polizia che a detta sua non ha fatto abbastanza per proteggere i suoi ospiti. Il giorno dopo ha raccontato: "Avevamo ricevuto minacce per 48 ore e lo avevamo fatto presente alle autorità e alla forze dell'ordine. Ci avevano detto che potevamo stare tranquilli".

La cantante ha visto arrivare una bottiglia d'acqua sul palco mentre si stava esibendo

"La produzione del programma ci aveva promesso un intervento, invece non c'è stato dato spazio - hanno fatto sapere dal Comitato Reddito Minimo di Inserimento - Chiediamo scusa a Malika Ayane, la bottiglietta (vuota) non era indirizzata a lei ma Riotta e ai suoi ospiti".

A tirare la bottiglia un gruppo di lavoratori precari che voleva contestare Riotta e i suoi ospiti
Malika ha così deciso di interrompere la sua performance e andare via

La cantante ha raccontato la sua versione dei fatti sui social: "Intanto ci tengo a precisare che nessuno mi ha colpito con una bottiglia né tantomeno, come ho letto in giro, sarei stata presa a bottigliate - ha scritto - Ho solo visto una bottiglia di plastica sfiorare Brando (il suo chitarrista; ndr) e ho visto sia i contestatori che la polizia correre da una parte e dall'altra; il pubblico che stava dentro le transenne era attonito e spaventato così quando ho percepito che il clima era diventato teso e surreale mi sembrava estremamente di cattivo gusto rimanere sul palco a favore di telecamera". "Nessuna indignazione - ha poi aggiunto - semplicemente mi sentivo un filo fuori luogo. Poi se fossi rimasta lì a finire di fare il mio lavoro forse non se ne sarebbe accorto nessuno".