Mara Venier a Verissimo parla di mamma Elsa

Mara Venier, prima grande ospite di Verissimo, a Silvia Toffanin ha parlato della mamma Elsa, recentemente scomparsa. La conduttrice e opinionista, arivata in studio per presentare il suo libro "Amori della zia", dal 27 ottobre in tutte le librerie, ha raccontato come è riuscita ad affrontare questo grande lutto e si è commossa.

Mara Venier a Verissimo ha parlato della mamma, Elsa, morta lo scorso giugno

"Volevo raccontare la malattia di mia madre. Ma il dolore era talmente forte che al secondo capitolo non me la sono sentita", ha spiegato Mara Venier riferendosi al suo libro. Il volume che aveva in mente, così si è trasformato. Ci sono all'interno dieci ricette associate a dieci momenti fondamentali della sua vita.
A Verissimo Mara Venier di mamma Elsa ha detto: "Era la mia vita. Ogni volta, quando conducevo La vita in diretta, la salutavo. Si metteva davanti alla tv e aspettava il mio saluto. Io la chiamavo tutte le sere finito il programma. Poi, un pomeriggio, l'ho chiamata, e ho capito che era assente. Non mi aveva riconosciuta. Lì ho capito che la malattia aveva preso il sopravvento. Ma ho continuato a salutarla"

La conduttrice e opinionista 64enne si è commossa raccontando il dolore per la perdita del genitore

Mamma Elsa è morta i 26 giugno scorso. Era malata di Alzheimer. Mara Venier a Verissimo ha spiegato quanto ha sofferto: "C'è un modo nostro di sopravvivere al dolore: lasciarsi andare completamente. Io ci convivo, cerco di superarlo, cerco di farmi aiutare da qualcuno. C'è Nicola, mio marito, c'è il lavoro, c'è la vita che va avanti". E ha aggiunto commossa: "Io sogno continuamente mia mamma, per questo si fa molta fatica a staccarsi. Due notti fa ho sognato che eravamo in un ristorante, con Nicola e mia sorella. A un certo punto arriva il cameriere, con mia mamma e dice, ma qui sono spariti i piattini. "Mamma ma ti sei fragata i piattini? E lei li ha tirati fuori".

Mara in tv ha presentato il suo libro, 'Amori della zia', in uscita il prossimo 27 ottobre

Mara Venier ha pure descritto la sua infanzia. "Ero una delinquente, un maschiaccio capobanda - ha spiegato - La mia infanzia è stata bella e felice perché a casa mia c'è sempre stato un grande amore". Tutto si è complicato nell'adolescenza: "Ero innamorata, ma adesso credo di aver confuso l’amore con la prima cotta. Sono rimasta incinta di Elisabetta quando quasi neppure sapevo come si facevano i bambini. Ma non ho mai pensato di non avere quella bambina".
"A Renzo Arbore vorrò sempre bene, ma nella nostra storia ci sono state cose sia belle che dolorose che devono rimanere tra noi”, ha continuato. Jerry Calà aveva dei ricorrenti “bisogni di libertà”: “E io come una mamma gli dicevo ‘vai’. Lui dopo due settimane tornava disperato e io lo riprendevo e il tutto dopo 6 mesi si ripeteva. Jerry ha un cuore grande, ma meglio averlo come amico che come marito”. Poi Nicola Carraro: “Lui è l’amore della maturità, quando quasi pensi che non arriverà più. Anche se appena l’ho visto ho pensato ‘questo è un cumenda milanese, cosa c’entra con me?’ ed invece si è rivelato l’uomo che ha cambiato la mia vita, mi ha dato la serenità, mi ha dato tutto”.