Marco Giallini: 'Sono in lockdown da quando è morta mia moglie, ci parlo ancora adesso. Il dolore non passa'

Marco Giallini torna a parlare di Loredana, la donna che ha sposato nel 1993 e da cui ha avuto i figli Rocco e Diego, nati rispettivamente nel 1998 e nel 2004. “Sono in lockdown da quando è morta mia moglie, confessa al Corriere della Sera in una lunga intervista dove ripercorre la sua carriera. “Il dolore non passa”, aggiunge l’attore 58enne. La donna è deceduta quasi 10 anni fa, nel luglio del 2011, a causa di un’emorragia cerebrale.

Marco Giallini: 'Sono in lockdown da quando è morta mia moglie, ci parlo ancora adesso. Il dolore non passa'
Marco Giallini: 'Sono in lockdown da quando è morta mia moglie, ci parlo ancora adesso. Il dolore non passa'
 

Ha voluto diventare popolare proprio nel momento della scomparsa di Loredana: “Quello è il momento in cui ho deciso di diventare popolare. L’ho deciso proprio, perché sarei uno che s’adagia, sono pigro, ammazza come sono pigro. Nel senso che ancora aspetto di giocare con la Roma. Ero arrivato qui, a Tor Lupara, per Loredana. Ci siamo messi in 40 metri, non eravamo abbienti. Ci siamo sposati nel ’93, facevo teatro e altri lavori, però avevo ripreso la scuola, mi ero iscritto a Lettere e a scuola di recitazione. Ero diventato bravo, colto, oltre che bandito”.

In una lunga intervista il 58enne si mette a nudo

Giallini faceva l’imbianchino, lavorava otto ore, e studiava. Ha cominciato a recitare, ma il successo è arrivato tardi, quando aveva 49 anni. “Lei ha visto solo l’inizio”, racconta. La popolarità l’ha voluta per i suoi ragazzi: “Per dare una possibilità in più ai figli. Dovevo tirarli su come ci eravamo promessi. Lei voleva che facessero il Classico, uno lo fa, l’altro l’ha finito: è una cosa stupenda, chi fa il Classico si riconosce da lontano”.

L'attore parla del suo amore per Loredana, deceduta nel 2011 a causa di un'emorragia cerebrale

Quando la moglie è mancata è stato difficile con i due figli di 12 e 5 anni: “Il dolore era troppo. Il pensiero che lei rientri a casa da un momento all’altro dura due anni, poi, capisci che morire è prassi. Non a 40 anni. Non fra le mie braccia, mentre prendiamo le valigie per le vacanze. Ma non sono l’unico a cui è successo. Fare a meno è questione di testa, anche fare a meno delle menti dei bimbi non più chiare, del loro pensiero: vorresti sapere che pensano il giorno della festa della mamma o quando spegni la tv e quello, a 5 anni, strilla: mamma mamma”.

Il vuoto che hai dentro non si colma mai. Marco Giallini sottolinea: “E che passa? Ti dimentichi solo un po’ la voce”. E aggiunge: “Ci parlo ancora. Quando sto solo e qualcosa non va. Dico: Eh amore mio…”.

Dalla loro unione sono nati i figli Rocco e Diego, nati rispettivamente nel 1998 e nel 2004 (l'artista in foto con il maggiore)

Non è innamorato: “Ma di chi? Ma perché? Innamorato ero di mia moglie. Per 27 anni, non ci siamo mai lasciati e non abbiamo mai litigato. Lei era la donna mia e io il suo uomo. Nel mondo, quante ce ne possono stare di persone per te? Una”.

L’artista con i figli se l’è cavata grazie ai parenti: “Mi hanno aiutato il fratello di Loredana e sua moglie, che si sono trasferiti al piano di sotto. I miei figli mi dicono ti amo. Quanti figli ti dicono: ti amo? Sono bravi. Il grande, una volta, mi disse: io l’adolescenza non l’ho avuta, mamma è morta che avevo 12 anni e non ho avuto nessuno da punire”. Marco Giallini piange ancora di nascosto: “Come tutti, come i veri duri. Perché lo sono. Se no, sarei morto”.