Massimo Ghini sarà il nuovo dr. Manson

Le sfide non lo spaventano. Anzi. Di recente ha avuto la soddisfazione di superare con grande successo personale la difficile, delicatissima prova di interpretare il giovane Angelo Roncalli nella fiction su papa Giovanni XXIII.
Così, ora, Massimo Ghini non si tira indietro di fronte a un'altra rischiosa impresa: interpretare, in una nuova trasposizione televisiva prodotta dalla Titanus per la Rai, il personaggio del dottor Manson, sul piccolo schermo già impersonato con enorme fortuna da Alberto Lupo. Nel 1964, il teleromanzo 'La cittadella' del regista Anton Giulio Majano fece ascolti altissimi e molti finirono con il considerare Alberto Lupo un vero medico, il migliore: gli chiedevano diagnosi e cure e fu invitato perfino a un congresso medico. La nuova trasposizione televisiva del romanzo del 1937 di Archibald Cronin, sarà firmata dal regista Fabrizio Costa. Accanto a Ghini, Barbora Bobulova nel ruolo che fu di Anna Maria Guarnieri e Anna Galiena in quello che interpretò Eleonora Rossi Drago. Le riprese inizieranno a fine giugno e andranno avanti per quattro mesi nella repubblica Ceca, tra Praga e Liberec, luoghi scelti per ricreare l'Inghilterra, e in particolare la zona mineraria del Galles, degli anni Venti.

Ghini, nella conferenza di presentazione, afferma che "La mia vita è fatta di sfide e, quindi, ho accettato con grande entusiasmo questa parte. Ma soprattutto con un altro tipo di motivazione. Mi sono sempre battuto, e continuo a battermi, perchè gli attori italiani non vengano ridotti al ruolo di figli della serva. Devo riconoscere che c'è stata, ultimamente, un po' un'inversione di tendenza, non grazie al cinema ma alla televisione, che ha iniziato a offrire agli attori parti che il cinema italiano non offre più da tempo: grande personaggio in una storie di grande respiro. In questo caso, poi, si dà anche la possibilità a un attore italiano di interpretare un medico inglese, dopo che per anni, è stato considerato bizzarro che noi italiani interpretassimo degli stranieri. "C'è qualcosa di me nel personaggio Manson: una certa testardaggine etica, una notevole determinazione nel volere portare avanti le proprie idee, spesso contro tutti. La mia interpretazione sarà diversa da quella, magnifica, offerta da Alberto Lupo, spero come lui di riuscire ad affascinare più generazioni”.