Meghan Markle ha abortito: il terribile racconto

Meghan Markle ha perso un bambino. E’ accaduto di recente, lo scorso luglio. In un articolo scritto per il ‘New York Times’ la Duchessa del Sussex ha fatto un terribile racconto, rivelando come e quando ha scoperto che stava succedendo qualcosa, realizzando ben presto che si trattava proprio di un aborto spontaneo. La 39enne, che è già mamma di Archie, nato 18 mesi fa dall’amore con il marito, il Principe Harry, ha fatto sapere: “Dopo aver cambiato il suo pannolino (di Archie, ndr), ho sentito un forte crampo. Sono caduta sul pavimento con lui in braccio, cantando una ninna nanna per tenere entrambi calmi, ma quella melodia allegra contrastava con la mia sensazione che qualcosa non stesse andando bene”. “Mentre tenevo stretto il mio primo figlio, sapevo che stavo perdendo il secondo, ha aggiunto.

Meghan Markle, 39 anni, ha rivelato di aver avuto un aborto spontaneo lo scorso luglio e ha raccontato come e quando ha capito che qualcosa non stava andando come previsto

“Alcune ore dopo mi ritrovo in un letto d’ospedale, tenevo la mano di mio marito. Ho sentito il suo palmo bagnato dalle lacrime. Osservando i muri bianchi e freddi ho provato a immaginare come avremmo affrontato la cosa”, ha continuato l’ex attrice americana. “Perdere un bambino significa portare un peso quasi insopportabile, è una cosa che succede a molti, ma pochi ne parlano. Nel dolore della perdita, io e mio marito abbiamo scoperto che circa 10 o 20 donne su 100 hanno sofferto un aborto spontaneo. Nonostante si tratti di una cosa che avviene spesso, non se ne parla perché viene considerata ancora un taboo, che porta un carico di vergogna”, ha proseguito.

Meghan, che da alcuni mesi si è trasferita in California insieme ad Harry, abbandonando la grigia Londra per poter vivere sotto il sole della West Coast, ha infine concluso: “Poche hanno coraggiosamente condiviso le loro storie. Hanno aperto la porta, sapendo che quando qualcuno ne parla, per gli altri diventa più facile fare lo stesso. Sappiamo che quando qualcuno ti chiede come stai e poi ascolta davvero la tua risposta con cuore e mente aperti, il peso può diventare più leggero. Essere invitati a condividere il nostro dolore è l’inizio di un percorso verso la guarigione.

 

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