Michael J. Fox, nonostante tutto, 'un uomo fortunato'

"Lucky man. A memoir" è il titolo di un libro molto atteso negli Stati Uniti. Si tratta dell'autobiografia di Michael J. Fox, in cui il popolare attore, protagonista della saga di "Ritorno al Futuro" e della sit-com "Casa Keaton" racconta la propria vita negli ultimi dieci anni. Da quando, alla soglia dei trent'anni, gli venne diagnosticato il morbo di Parkinson.
Fox racconta di non aver saputo affrontare a viso aperto la malattia, e di essersi dato all'alcool per non vederne gli effetti debilitanti sul suo fisico. E più ancora per paura di perdere la donna che gli è accanto da quindici anni, la moglie Tracy Pollan. Quando il suo equilibrio era arrivato quasi al limite, nonostante le rassicurazioni e le attenzioni di Tracy, Michel decise di entrare in terapia, nel tentativo di venire a patti con la malattia. Da quel momento, racconta l'attore, la sua condizione fisica è migliorata. Ma ancora di più è migliorata l'intesa con la moglie, che durante l'unione gli ha dato quattro figli. Ed è cresciuta la sua autostima.
Perché se prima temeva di perdere questa donna che "ogni secondo che passa diventa sempre più bella", ora si complimenta con la propria fortuna e la propria intelligenza per aver fatto la scelta giusta.