Michele Bravi: 'Chissenfrega della vittoria'

Ha trionfato a "X Factor" ereditando lo scettro del talent di Sky Uno da Chiara Galiazzo: Michele Bravi, 19 anni, ha vinto portando di nuovo sul podio un componente della squadra di Morgan.
Prima della finalissima, in conferenza stampa, il giovanissimo cantante aveva rivelato di non essere interessato al primo posto. Lo ha fatto per scaramanzia? "Premesso - ha dichiarato a Vanity Fair - che ero sinceramente convinto che avrebbe vinto Violetta, la vittoria può essere una bella chiusa della parentesi di X Factor, ma anche chissenefrega. Puoi vincere e non combinare nulla. E' più importante intercettare i gusti del pubblico e l'interesse di una casa discografica".

Ha comunque festeggiato Michele "con Tiziano Ferro che mi ha fatto una bella sorpresa venendo al Forum - ha raccontato - Lui era davvero contentissimo, prima era più agitato di me per la finale, ci teneva molto al suo pezzo; è stato gentile, mi ha proprio seguito. Ieri sera finalmente ho sciolto la tensione e mi sono concesso pure qualche bicchiere di troppo". Durante la partecipazione al talent "mi sono mancati soprattutto i miei cani - ha svelato Bravi - ne ho cinque. Con uno vivo in simbiosi, ci dormo, come fosse il mio orsacchiotto. L'ho chiamato Rita Levi Montalcini perché quello che avevo prima è morto giovane; il nome doveva essere garanzia di longevità, poi se n'è andata anche lei. Speriamo bene".

Riguardo all'amore, Michele ha dichiarato: "Ho avuto qualche esperienza sentimentale, l'ultima è finita a maggio scorso, ma non mi sono ancora innamorato. Purtroppo quando vedo che inizio a rivelarmi un po' troppo dico no, fermiamoci un attimo. Ancora non ho trovato la persona con cui aprirmi totalmente".
Sanremo è nei suoi progetti? "Proposte in questo senso ne ho già ricevute - ha risposto - anche perché è tradizione che chi vince X Factor vada al Festival. Se nasce qualcosa di dignitoso e coerente con il percorso che voglio fare, ben venga: Sanremo ti offre un bacino di utenza eccezionale, ma non lo farei tanto per farlo. Voglio valutare bene le mie mosse, se sbagli con le fondamenta, rischi di rovinare la casa". E alla domanda se non sia la casa discografica, la Sony nel suo caso, a decidere, ha detto che "non può essere un dittatore: la faccia ce la metti tu". E la vittoria a "X Factor" la dedica a se stesso: "Fino a qui - ha dichiarato - ci sono arrivato con le mie gambe e ora voglio dirmi un grazie".