Mika a 'Domenica In’: 'Ci eravamo preparati alla morte di mia madre’

Sono state molto difficili le ultime settimane di Mika. Il cantante ha infatti dovuto precipitarsi in Grecia per assistere i genitori che hanno contratto il Coronavirus. Il 36enne di origini libanesi lo ha raccontato a ‘Domenica In’, collegandosi proprio dall’appartamento in cui sta vivendo ad Atene. “Sono in un appartamento ad Atene da quattro o cinque settimane, ho perso un po’ la cognizione del tempo”, ha detto a Mara Venier.

Mika, 36 anni, racconta la sua esperienza con il Coronavirus a 'Domenica In'

Parlando del motivo che lo ha costretto alcune domeniche fa ad annullare all’ultimo l’ospitata a distanza proprio con la trasmissione domenicale di Raiuno, ha spiegato: “Stavo per collegarmi con te, il mio telefono inizia a squillare. Era mio fratello, gli ho riattaccato in faccia perché ero davanti alla telecamera. Poi lui ha insistito e ho risposto e ho scoperto che mia madre aveva contratto il Coronavirus. Ho dovuto abbandonare la trasmissione per aiutare da lontano la mia famiglia a gestire la situazione. Nei giorni successivi mia madre è peggiorata velocemente. Anche mio padre e altri della mia famiglia avevano preso il virus”.

Mika insieme alla mamma Joannie, che ha un tumore al cervello
Mika insieme alla mamma Joannie, che ha un tumore al cervello

“Quando un tuo caro va via in ambulanza, sai che da quel momento sarà quasi impossibile avere notizie e comunicare con lui”, ha aggiunto riferendosi sempre a mamma Joannie, che da tempo combatte anche con un brutto tumore al cervello e per questo è tra le persone con maggiore rischio di non superare un’infezione da Covid-19.

Mika si è collegato con 'Domenica In' da Atene, dove si è precipitato per stare vicino ai suoi genitori malati di Coronavirus
Mika si è collegato con 'Domenica In' da Atene, dove si è precipitato per stare vicino ai suoi genitori malati di Coronavirus

Mika ha quindi ammesso che si era preparato a perdere l’amatissima madre. “Mia madre ha avuto giornate molto difficili. In tutta onestà ci eravamo preparati per il peggio. Abbiamo ricevuto una telefonata in cui ci hanno detto che se la situazione fosse proseguita così dovevano attaccarla al ventilatore. Poi si è stabilizzata. Ora è ospedalizzata a casa. Vengono le infermiere a casa per verificare come sta tre o quattro volte al giorno. Le cose vanno meglio, quelli che hanno avuto il virus stanno recuperando. Mi sono molto fortunato, ha concluso.