Il 25 dicembre sarà passato un mese esatto dalla morte di Maradona. Gli sconvolgenti risultati dell’autopsia fanno emergere l’ipotesi di una sofferenza atroce del 60enne prima della sua scomparsa: avrebbe vissuto una lenta agonia durata dalle 6 alle 8 ore. I nuovi dettagli sul decesso del Pibe de Oro sono agghiaccianti.
Il quotidiano argentino Olè pubblica le prime indiscrezioni riguardo i risultati dell’autopsia del campione. Diego Armando Maradona non avrebbe assunto alcol o droga nei giorni che hanno preceduto la sua morte. Dalle analisi è stata confermata l’assenza, però, di somministrazione di medicine per la grave cardiopatia di cui soffriva, presenti invece tracce di psicofarmaci forse somministrati da un medico curante. Si tratterebbe di antidepressivi, antiepilettici e un farmaco contro l’astinenza da alcol.
Maradona sarebbe morto a causa di un edema polmonare acuto, associato alla riacutizzazione di un'insufficienza cardiaca cronica. Il cuore del numero 10 infatti aveva una miocardiopatia dilatata e pesava 503 grammi, circa il doppio di uno normale.
All’interno del fegato sono state riscontrate tracce di cirrosi, dentro i polmoni la rottura di sette alveoli e un fuoco con edema intralveolare, nei reni presente una necrosi tubulare acuta. Secondo i risultati dell’autopsia è molto probabile che il calciatore sia deceduto dopo una lenta agonia nel letto dove stava dormendo: sarebbe durata dalle 6 alle 8 ore…
