Nicole Minetti firma le dimissioni prima del vitalizio

Angelino Alfano, segretario politico del Pdl, l'aveva invitata a dimettersi lo scorso luglio, Nicole Minetti aveva desistito. Ha aspettato che il Governatore della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, annunciasse la fine di questa legislatura a causa dei numerosi scandali politici da cui è stato travolto e per i troppi ribaltoni della Lega Nord di Roberto Maroni. Così ha firmato la lettera di dimissioni, come hanno fatto quasi tutti i suoi colleghi di partito e rinunciando di fatto al vitalizio che sarebbe scattato automaticamente tra pochi giorni.

"Adesso ci sarà una telefonata di Tinto Brass che la inviterà a fare un bel film che guarderò con grande piacere", ha ironizzato Gabriele Albertini, ex sindaco di Milano e possibile candidato governatore della Lombardia per il Pdl. Poi ha precisato che non fu lui a sconsigliare la candidatura della Minetti a suo tempo: "Nel 2005 ho convinto il presidente Berlusconi con una telefonata di un'ora a non inserire nel listino bloccato una degna persona, che si chiama Lara Comi, che non era ancora laureata e che ora è attuale deputata europea: e non quindi la Minetti. La Comi è stata fuori non perché non fosse commendevole, ma semplicemente perché non doveva stare nel listino bloccato una persona che aveva solo una confidenza con il capo del partito. Berlusconi quindi fece una scelta diversa e nel listino bloccato finì il capo di Gabinetto del sindaco di Milano".

Ma la sexy ex igienista dentale si dedicherà sul serio al mondo dello showbiz? C'è chi sussurra di si.

Foto: C.Mangiarotti © Gossip.it