O' Guerriero meglio del Gladiatore?

Pietro Taricone ce l'ha fatta. Da quando il palestrato più famoso d'Italia è uscito dalla casa di Cinecittà della prima, e forse dell'unica edizione del Grande Fratello degna di nota, l'aveva detto chiaro e tondo: la televisione non gli interessava più di tanto, molto meglio il cinema. Taricone infatti aveva spesso evitato di partecipare come ospite ai numerosi talk show come gli altri inquilini della casa, rientrando solo in uno speciale con i protagonisti della seconda stagione, da Mascia ad Alessandro, con cui aveva polemizzato in modo acceso. Ora però sembra proprio che la sua occasione sia arrivata. Pietro 'o guerriero infatti è impegnato nelle riprese di un film il cui regista sarà il cremonese Davide Ferrario. Addirittura, la scorsa settimana assieme al regista si sarebbe reso protagonista di un'aspra polemica con l'amministrazione comunale di Bergamo che vorrebbe installare diverse telecamere a circuito chiuso per monitorare la città. "Fate come me", avrebbe detto Taricone, "se proprio dovete essere ripresi, fatevi pagare", istigando i bergamaschi a protestare contro la volontà dell'amministrazione locale. Se per diversi mesi era calato il sipario sul personaggio casertano, famoso per le sue spacconate nei confronti delle donne, con la trovata delle proteste Taricone fa di nuovo discutere. E lo fa da protagonista, realizzando quello che è stato da sempre il suo sogno, il grande schermo. Così dopo un periodo di silenzio questo film al quale dovrebbe lavorare (il nome e il cast sono ancora top secret) potrebbe rimetterlo sulla cresta dell'onda, anche perché Ferrario è un regista abbastanza conosciuto, dai tempi di "Tutti giù per terra" (suoi "I Figli di Annibale" e "Guardami"). E poi "Se dovete farvi riprendere, fatevi almeno pagare". Quantomeno lui cerca di mettere in pratica il motto.