Pamela Anderson, niente Ice Bucket Challenge

L'Ice Bucket Challenge è l'ultimo fenomeno virale che arriva dagli Stati Uniti, la sfida, a cui stanno partecipando tantissime celebrità, è quella di versarsi in testa un secchio di acqua ghiacciata e di donare fondi per la ricerca sulla sclerosi amiotrofica. Tante anche le star nostrane che hanno aderito a questa iniziativa, da Belen Rodriguez ad Emma Marrone, solo per citarne un paio. Ma una voce esce fuori dal coro, è quella di Pamela Anderson che ha scritto un lungo messaggio su Facebook in cui spiega le ragioni per cui ha deciso di non farsi nessuna doccia fredda a scopo benefico. Attivista della Peta, animalista convinta, ha lanciato invece una sfida alla onlus che si prodiga per combattere questa malattia, ovvero fare ricerca senza sperimentare sugli animali, cosa oltretutto possibilissima e che già viene usata da strutture all'avanguardia.

Pamela Anderson, per lei nessuna doccia a favore della ricerca contro la sclerosi amiotofrica, l'attrice, animalista convinta, è contro la sperimentazione sugli animali

"Mi piace una bella sfida - ha scritto l'ex bagnina di "Baywatch" - fa sempre bene tenere alta l'attenzione in modi divertenti e creativi. Non voglio togliere nulla a questa, ma mi ha fatto pensare. Scavare più a fondo. E ho scoperto che i nostri messaggi potrebbero non essere allineati". "Ho pensato che invece avrei sfidato io l'Als (l'associazione americana sulla Sla ndr) - ha aggiunto la Anderson - a smettere di fare test sugli animali. In esperimenti recenti finanziati dall'Als ai topi sono fatti buchi nei crani, sono state procurate loro malattie che li hanno resi storpi e poi sono stati costretti a correre su tapis roulant inclinati fino a che, esausti, non sono crollati. Alle scimmie sono state iniettate sostanze chimiche nel cervello e nella schiena e poi sono state uccise e sezionate. Qual è il risultato di questi esperimenti se non tanta sofferenza?". Pamela spiega che la sperimentazione sugli animali fatta dalla Asl ha portato alla scoperta di appena una dozzina di trattamenti, passati poi alla fase successiva della sperimentazione clinica, e solo uno ha dato dei risultati, oltretutto marginali: "Questo livello di fallimento è tipico dei test sugli animali - ha sottolineato ulteriormente la star di Hollywood - perché, anche se provano dolore come noi, i loro corpi reagiscono spesso in maniera completamente diversa ai farmaci e alle malattie. Secondo la Food and Drug Administation (l'ente governativo americano che si occupa di prodotti alimentari e farmaceutici, ndr), 92 farmaci su 100 che passano i test sugli animali non passano la fase di sperimentazione clinica". Infine la Anderson invita a donare fondi alle associazioni che fanno ricerca con metodi moderni che non includono gli animali, come la sperimentazione in vitro o con modelli al computer: "Provare a curare le malattie umane basandosi solo su esperimenti animali inefficaci e sorpassati non è solo crudele: è anche un grave disservizio verso quelle persone che hanno disperato bisogno di cure". Dello stesso avviso di Pamela anche Carey Hart, il motociclista, marito di Pink, ha deciso di non partecipare all'Ice Bucket Challenge. Il motivo è lo stesso, non vuole sostenere la sperimentazione sugli animali.