Paola Cortellesi: 'Non cito la Ferrari'

La querelle continua.
Dopo lo sketch andato in onda a "Servizio Pubblico" per sensibilizzare opinione pubblica e istituzioni sul femminicidio, in cui Paola Cortellesi da un pozzo dietro la sua abitazione, dove cerca di attirare inutilmente l'attenzione dopo aver subito violenza, dice: "Meglio morta che guardare un'altra Domenica Sportiva con l'illuminata, la presentatrice piena di luce che pare la Madonna, quella bionda che dice i risultati con le labbra con il rossetto forte e gli orecchini da lampadario, che a lui piace tanto, e a me faceva proprio schifo...", Paola Ferrari è andata su tutte le furie. "E' un atto di violenza verbale inaudita, oltretutto in uno spot a difesa delle donne - aveva spiegato la giornalista a Klaus Davi - A fare schifo sono gli insulti tra donne. Non vorrei che l'attacco fosse politico. Dalla Cortellesi mi aspetto spiegazioni. Non la querelerò, è un problema culturale. Ma sto valutando se andare in onda domenica".

Immediata la replica dell'attrice e comica, che ha affidato le sue parole a una nota del proprio ufficio stampa: "Non si cita la signora Ferrari non mi è chiaro dunque il motivo di tanto risentimento. Nel monologo il mio personaggio è una donna che parla dall’aldilà, gelosa e ferita a morte, appunto, dal suo marito aguzzino interessato solo ai consueti commenti sportivi la domenica in tv e alla bella presentatrice del programma (in questo forse la signora si è sentita chiamata in causa)".