Paolo Bonolis contro Salvini e Di Maio: 'Sono come Totò e Peppino’

Dopo l’insediamento del nuovo governo, quello della Lega e del Movimento Cinque Stelle, l’economia italiana si sta lentamente deteriorando. Il debito pubblico ha ripreso a correre più velocemente e gli italiani saranno costretti a pagare più tasse per saldare gli interessi in crescita (il famoso spread…). Così iniziano a farsi sentire le voci critiche nei confronti di chi sta guidando il nostro Paese in questo periodo, ovvero Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Lo ha fatto, con la sua consueta ironia, anche Paolo Bonolis, uno dei conduttori più amati e seguiti della televisione italiana.

Paolo Bonolis alla Leopolda

Bonolis ha paragonato i due capi politici ad alcune coppie comiche, come quella formata da Totò e Peppino. Ospite alla manifestazione della Leopolda a Firenze ha detto: “Le coppie comiche sono la storia dello spettacolo italiano. E’ iniziata dagli albori. Con Totò e Peppino, Franco e Ciccio, Stanlio e Ollio, Boldi e De Sica. Oggi vanno fortissimo Salvini e Di Maio”. “Salvini e Di Maio vanno forti perché hanno mantenuto la famosa logica delle coppie comiche, che è il tormentone. Loro hanno il tormentone dei migranti. Se ci fai caso ogni volta che intraprendi un discorso, loro chiudono coi migranti e giù tutti applausi”, ha aggiunto.

 

“Per esempio. Questo Paese, dove i laureti non sono più liberi di raccogliere i pomodori, di fare da badanti agli anziani. Dovremo andremo a finire? E’ colpa dei migranti… Il traffico? Colpa dei migranti anche quello, fanno avanti e indietro”, ha continuato scherzando.

Paolo Bonolis ha riscosso grande successo all'evento fiorentino

Facendo riferimento alle parole di Di Maio, che ha spiegato di aver abolito la povertà attraverso un decreto legge, ha poi proseguito: “Poi stanno utilizzando molto bene il decreto. Per esempio in Italia c’è sempre stata la povertà, loro l’hanno abolita per decreto. Se c’è una persona che ti dice che è povera, tu gli puoi rispondere che non è possibile. La povertà non c’è più, non esiste, è stata abolita per decreto”. “Stessa cosa con le buche di Roma. Per decreto quei crateri non si chiamano più buche. Come si chiamano? Boh, non lo so. Ma le buche non ci sono…”, ha concluso tra le risate e gli applausi dei presenti.