Patrizia De Blanck: 'Ho coltivato marijuana in terrazzo'

Patrizia De Blanck ha coltivato marijuana sul suo terrazzo, ignara di che pianta stesse accudendo con tanta cura. La contessa rivela lo sbaglio fatto per ignoranza. Al GF Vip racconta il gustoso aneddoto scatenando le risa incontenibili dei compagni, con le lacrime agli occhi.

Patrizia De Blanck: 'Ho coltivato marijuana in terrazzo'

Patrizia De Blanck ha piantato i semi della marijuana dopo averli ricevuti in regalo da un suo amico, appena tornato dalla Colombia. L’uomo le aveva detto che la pianta avrebbe fatto dei fiori bellissimi, così ha seguito il suo consiglio.

“Pensa quanto sono ingenua. Un mio amico va in Colombia e mi dice: ‘Ti ho portato dei semi di una pianta meravigliosa che fa dei fiori stupendi'. Io pianto i semi in terrazza e cominciano a crescere le piante, sempre più alte. Una specie di foresta. Delle piante meravigliose. Mi chiedevo: ‘Ma quand'è che farà i fiori?'. I fiori non uscivano mai, ma c'erano queste foglie che diventavano sempre più lunghe, la foresta sempre più fitta”, rivela nella Casa.

Al GF Vip racconta l’episodio esilarante scatenando le risa dei compagni

Ha scoperto l’incredibile verità solo grazie al suo giardiniere: “Due volte all'anno viene il giardiniere a casa. Sale sul terrazzo, vede la foresta e mi guarda in modo strano. Io gli dico: ‘Hai visto che belle queste piante? Faranno dei fiori meravigliosi'. Che figura di mer*a. Mentre io parlavo, lui mi guarda sempre più così. Poi mi fa: ‘Contessa ma lei sa che cosa sono queste piante?' E io: ‘Sì, sono delle piante che mi ha portato un mio amico dalla Colombia, sono delle piante che devono fare un fiore meraviglioso'. Lui: ‘No, non è quello che pensa lei, questa è marijuana’".

Patrizia De Blanck ha chiamato il suo amico e lo ha ricoperto di insulti. Poi ha deciso di estirpare le piante senza pensarci su due volte. “Vedi? A volte per ignoranza fai delle cose. Mi sono così incaz*ata, che ho cominciato a strapparle tutte dalla terra”, sottolinea tra il divertimento generale.