Non gliela manda a dire. Piero Chiambretti ha il suo pensiero, non certo lusinghiero, su Fabio Fazio, che condurrà il 63° Festival di Sanremo, e, intervistato dal magazine A, lo esprime liberamente, senza peli sulla lingua.
"Il suo successo è di relazioni, non di talento acquisito – spiega il Pierino nazionale - L’hanno definito “il re del nulla”. Dovrebbe essere studiato dai sociologi negli anni a venire. Fazio è un caso più unico che Fazio".
Ironico e cinico, va giù pesante, e aggiunge: "Lo dice uno che non ha mai avuto una tessera di partito, non ha una famiglia importante, non frequenta salotti e non conosce sottosegretari. Ce l’ho fatta con fortuna e talento. Ma per uno che ce la fa, migliaia stanno a casa". Ogni riferimento a persone o cose non è puramente casuale...
Chiambretti, impegnato su Radio2 con una trasmissione su Euro 2012, "Chiambrettopoli", poi passa a parlare di lavoro: "La radio è la faccia buona della tv. Non c’è il patema delle 10.05 del mattino, quando arrivano i dati d’ascolto. Servono meno soldi, non c’è trucco, parrucco, l’ospite che non si trova. Con due telefonate fai il programma". Si sofferma anche sull'argomento 'gay' nella nazionale azzurra: "Questi problemi non dovrebbero nemmeno esistere. Perché non ci si chiede quanti eterosessuali ci sono nell’Inter?".
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