Rocchetti, Soleri, Morelli bloccati al ‘Piano 17’

Il film se lo paga chi lo fa. I fratelli Manetti escono nelle sale italiane grazie ad un’operazione singolare e altamente costruttiva: mettere in piedi una produzione cinematografica con un budget ridotto, circa 70 mila euro, a cui hanno contribuito tutti, anche il cast della pellicola. La paga arriverà a lavoro finito.
E’ grazie a questa intuizione che arriva al cinema “Piano 17”, una gangster story ambientata in un ascensore, distribuita da Moviemax in uscita il 3 marzo.

Vincitore del premio del pubblico al Courmayer NoirIn Festival 2005, il film racconta la storia di un timido impiegato, Meroni (Giuseppe Soleri), di un rapinatore (Giampaolo Morelli) e della bella Violetta (Elisabetta Rocchetti) imprigionati nell’ascensore della direzione generale di una banca mentre una bomba innescata sta per esplodere. I tre avranno un’ora di tempo per salvarsi. All’esterno i complici del rapinatore (Enrico Silvestrin e Antonino Iuorio), attendono l’esito della rapina.

Ieri il cast al completo, arricchito anche dalla partecipazione di Massimo Ghini e un divertente cameo di Valerio Mastrandrea, ha presentato “Piano 17” alla stampa.
"Abbiamo potuto scrivere una sceneggiatura originale, che si ispira al genere noir, al film d'azione, poco frequentato dal cinema italiano”, spiega Antonio Manetti. E Marco, il fratello, precisa: “Il budget ridotto, l'indipendenza economica, ci hanno permesso la massima libertà nella scelta della storia, degli attori, dello stile di regia”.
"Da grande non voglio fare il produttore – ironizza Silvestrin - Ho scelto di metterci dei soldi miei, come hanno fatto anche gli altri attori, perchè reputo i Manetti dei grandi registi. Sul set c' era un grande entusiasmo, maggiore di quello che si respira in tanti film tradizionali". Dello stesso parere Morelli, che ha avuto l’idea del film e è stato uno degli sceneggiatori, e Soleri, felicissimo di partecipare al progetto. Anche Elisabetta Rocchetti si dice orgogliosa del risultato: “Quando mi hanno detto che dovevo lavorare gratis, sono rimasta interdetta, ma poi ho subito accettato e ho detto: ‘Vi conviene pagarmi almeno un ‘pochino’, perché altrimenti rischio di arrivare sempre in ritardo…’”.
Massimo Ghini, il più grande della comitiva, dice: “Questo film ha spezzato la monotonia di certi ruoli che mi
affidano i registi, realizzando il mio sogno di recitare un personaggio coi caratteri decisi, da film d'azione, La cooperazione economica è stata una scommessa riuscita, ma il nostro esempio non deve legittimare i tagli finanziari che il cinema ha subito in questi ultimi anni. La strada per gli artisti italiani dovrebbe essere un'altra, quella del finanziamento. 'Piano 17' conferma la vitalità del nostro cinema che andrebbe promosso e aiutato a crescere"
.

Regia da videoclip, con flashback continui, e musica elettronica di Aldo e Pivio De Scalzi. “Piano 17”, è un bel lavoro, perfettamente riuscito, che si merita di essere visto e, soprattutto, applaudito.

LE FOTO DI SCENA DI 'PIANO 17'

Foto: Ufficio stampa