Russell Crowe, il gladiatore diventa agnellino

Russell Crowe starà pensando che i suoi accessi d’ira non sono proprio il ‘Maximum’. L’aver scagliato un telefono addosso al povero impiegato dell’hotel Mercer, Nestor Estrada, lo scorso 6 giugno a New York gli è costato caro.
L’attore, infatti, ha appena raggiunto con il malcapitato un accordo extragiudiziale che lo costringe al pagamento di 100 mila dollari. Il patteggiamento risolve il caso civile, ma l’irascibile Russell rischia ancora grosso. Se fosse ritenuto colpevole in sede penale, il 14 settembre, data in cui è atteso nel tribunale della Grande Mela, potrebbe vedersi affibbiata una pena esemplare: fino a sette anni di prigione.

Il Gladiatore non è nuovo a vicende di questo tipo. Carattere collerico, Russell sembra non riesca a controllarsi. L’episodio che lo vede protagonista in negativo si è verificato alle 4 di notte. Crowe, a New York per presentare il suo ultimo film “Cindarella Man”, voleva assolutamente parlare con la moglie Danielle in Australia. Non riuscendo a farsi passare la telefonata in camera, l’attore chiese aiuto al portiere di notte dell’albergo, il signor Estrada. Modi bruschi e voce alta. In preda ad una vera crisi isterica, ‘sradicò' un telefono dal muro e lo lanciò in faccia al poveretto.

Più che ‘A Beautiful Mind’, un vero ‘Toro Scatenato’…

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Foto: dalla rete