Sanremo 2021 si dimentica di Stefano D'Orazio: il dolore della moglie che dice...

Sanremo 2021 si dimentica di Stefano D’Orazio. Durante la finale del festival è saltato l’omaggio al celebre batterista e autore dei Pooh scomparso il 6 novembre scorso a soli 72 anni per Covid. Tiziana Giardoni, moglie dell’artista, racconta il suo dolore al Corriere della Sera. E’ delusa più che arrabbiata: per lei ricordarlo all’Ariston sarebbe stato un tributo dovuto.

Sanremo 2021 si dimentica di Stefano D'Orazio: il dolore della moglie che dice...

Amadeus, conduttore e direttore artistico di Sanremo, ha chiesto scusa. L’omaggio a D’Orazio è saltato per colpa dei tempi dilatati della finale. “Siamo rimaste con mia mamma davanti alla tv fino alle 2 di notte. Le dicevo: dai, resisti, che tra poco arriva Stefano”, confida Tiziana al quotidiano.

 

Poi aggiunge: “Ma non voglio fare polemica né con Amadeus, né con Fiorello, che sono due amici, e neppure con Riccardo Fogli, al quale non spettava farsi carico di questo momento. Solo che era tutto strano dall’inizio: avevo ricevuto la scaletta e il fatto che il ricordo di Stefano fosse previsto alle 2 di notte mi sembrava una mancanza di rispetto. Forse è stato meglio niente, che essere l’ultima ruota del carro…”. La donna non vuole attaccare, ma una piccola bordata per aver messo il ricordo del marito scomparso a un’ora così tarda in scaletta la rifila.

Tiziana Giardoni delusa da quanto accaduto durante la finale del festival: l'omaggio al marito è saltato

La vedova di Stefano D’Orazio è ancora devastata per la morte del marito. Poco dopo ha perso anche il padre, sempre per Covid. “Un dolore che non supererò mai: per il ‘protocollo', come tante altre persone che hanno perso gli affetti più cari, non ho potuto salutarlo. Lo stesso per mio padre, morto per il Covid 21 giorni dopo Stefano, e senza mia madre, sua compagna per 60 anni. Mi hanno devastato la vita”, sottolinea.

Per lei l’omaggio a Stefano era molto importante: “Perché lui fa parte della storia di Sanremo e in una edizione così strana per colpa della pandemia sarebbe stato giusto ricordare un artista morto per il Covid, come era giusta la presenza dell’infermiera Alessia Bonari”.