Sarah Felberbaum: ‘Sono rimasta in Italia per Daniele De Rossi’

Sarah Ferlberbaum a Vanity Fair racconta la sua scelta per amore. Poteva lavorare da attrice negli Usa. Padre americano e mamma inglese, la 37enne è nata a Londra. E’ rimasta in Italia per Daniele De Rossi da cui ha avuto Olivia e Noah e non si è pentita.

Sarah Felberbaum poteva lavorare negli Usa, è rimasta in Italia per Daniele De Rossi

E’ rimasta in Italia per Daniele De Rossi. Sarah Felberbaum svela: “Quando recito in inglese provo qualcosa che non riesco a sentire quando lo faccio in italiano. Così, dopo aver interpretato ‘Il gioiellino’ avevo preso contatti per rimanere in America con un’importante agenzia. Prima ottenni in modo non facilissimo un incontro e poi, quando sembrava tutto avviato, tornando in una delle pause a Roma, venni travolta da una storia d’amore”

E continua: “Lo avevo già incontrato, tornai a frequentarlo allora ed ebbi l’intuizione di fermarmi perché stavo vivendo finalmente qualcosa di vero e diverso da quel che c’era stato fino a quel momento. Non me la sono mai più sentita di andarmene. Se fossi partita, avrei rinunciato a lui per la mia carriera. Sapevo che sarebbe stato impossibile conciliare le due cose, ma Daniele è l’amore della mia vita e non mi pentirò mai di quella scelta”.

L'attrice è felice con il calciatore: è l'amore della sua vita

Sarah Felberbaum non ha lasciato, è rimasta in Italia. Non voleva allontanarsi da Daniele De Rossi: “Sono stata sempre molto individualista, ho sempre pensato prima a me e poi agli altri. Con Daniele è cambiato tutto. Di lui ti puoi fidare. E’ intelligente, dissacrante, spiritoso. Ha un enorme senso dell’umorismo, proprio come mio padre. Papà ha 88 anni. Inizia ad avere i suoi acciacchi. ‘Come stai?’, gli chiedo e lui: ‘Benissimo, oggi ho preso il Toradol, non sento più nulla’”.

L’attrice parla della suo essere ‘difficile’ da ragazza: “Non ho avuto un’adolescenza infernale e ho sempre avuto una bella famiglia alle spalle, ma il problema, o se preferisce la parte difficile da gestire, ero proprio io. Cercavo di capire chi ero, cosa volevo e dove stavo andando. Avevo alti e bassi, euforie e tristezze. Ci ho dovuto lavorare tanto. Per non perdermi, per essere concreta, per gestirmi, per evitare di fare delle caz*ate e quando parlo di caz*ate, parlo di cose serie. Ho iniziato a lavorare molto presto e presto sono diventata economicamente indipendente. Non possedevo gli strumenti, ma avevo bisogno di qualcuno che mi aiutasse a orientarmi, che mi desse una mano a non farmi male e a non pensare di risolvere tutto semplicemente uscendo la sera”.

La 37enne con la figlia Olivia

L’ha aiutata qualcuno: “Nonostante l’amore che i miei genitori non mi hanno mai negato, l’analista. Il dispiacere di mia madre me lo ricordo ancora. “Dove ho sbagliato?”, diceva. Oggi siamo quasi all’abuso, ma un tempo l’analisi sembrava una cosa da stregoni”.

La Felberbaum dice la sua anche sulle molestie, è tra quelle che hanno firmato il documento "Dissenso comune”, che ad Asia Argento non è piaciuto: “Posso non essere come Asia, posso non avere la sua veemenza, ma la ammiro. Ha avuto le palle. Ha aperto una porta. Adesso è ora di andare avanti”.

Sul caso Fausto Brizzi dice: “Parlare pubblicamente di Brizzi mi mette in grande difficoltà. Conosco lui. Ma conosco anche sua moglie Claudia (Zanella ndr) e la figlia che hanno avuto. Non oso pensare cosa stiano passando e se immagino che tra dieci anni, Penelope, cresciuta, leggerà le cose che dicono su suo padre sto male. Non posso difenderlo a priori e non posso neanche sostenere che sia colpevole. Non so cosa sia accaduto davvero tra lui e quelle ragazze, ma so che è importante parlare della questione senza voltarsi dall’altra parte e senza trattarla come un tabù”.