Silvia Toffanin a Verissimo accoglie come ospite Michelle Hunziker, ma tutto improvvisamente prende una piega diversa: è Michelle Hunziker che intervista Silvia Toffanin e non viceversa.
L'intervista a Silvia Toffanin di Michelle Hunziker a Verissimo parte a sopresa. La bionda svizzera entra in studio e, una volta seduta sullo sgabello, chiede alla conduttrice di salire in cima alle scale. “Conduci questo programma e mai nessuno che ti ha intervistato, hai fatto gli anni, ora io intervisto te”, dice. Poi manda in onda un filmato che ripercorre tutta la carriera di Silvia Toffanin, partendo dai tempi in cui era una Letterina di Passaparola, passando per la laurea in Lingue e Letterature Straniere, fino all’incontro con Pier Silvio Berlusconi, suo compagno da quattordici anni e padre dei suoi due bimbi, Lorenzo Mattia, 5 anni, e Sofia Valentina, nata lo scorso 10 settembre.
"Hai appena festeggiato i suoi 36 anni, tu volevi fare la hostess ma tuo padre non ha voluto...", spiega Michelle Hunziker, durante l'intervista a Verissimo a Silvia Toffanin. “Sì, mio padre era molto preoccupato. I miei genitori sono due persone umilissime, mi hanno aiutato a farmi sempre sentire con i piedi per terra e ora sono due nonni perfetti”, sottolinea la timoniera del rotocalco. Felice, soddisfatta professionalmente, la Toffanin dice di confidarsi con sua sorella: "E' la mia migliore amica". Tra le canzoni del cuore: tra le prime c'è Adele e poi Bon Jovi. Film preferito "Titanic", che rivede spesso.
“Eravamo emozionati la mattina in cui dovevo partorire, abbiamo anche lasciato un bigliettino a Lorenzo dicendo che la mamma tornava presto. L’immagine più bella della mia vita è stata quando Lorenzo ha spinto la carrozzina della sua sorellina”, confessa Silvia a Michelle. Poi sulla seconda maternità sottolinea: "Quando ho stretto la piccolina ho pianto. Pier Silvio c’era quando è nata come anche quando è nato Lorenzo. Emozione pazzesca".
Poi arriva un augurio della showgirl svizzera, quasi una premonizione: “Nel 2016 ti sposerai, te lo dico io”.
