Simona Ventura a 'Cartabianca': 'Selfie non è trash'. E prende le distanze dalla D'Urso

Simona Ventura ospite di Bianca Berlinguer a Cartabianca su RaiTre dice la sua, togliendosi più di un sassolino dalle scarpe. Camicia bianca, pantaloni neri a vita alta, serena e sorridente la conduttrice chiarisce subito: "Selfie non è trash".

Simona ventura ospite a Cartabianca su RaiTre 

"A me piace fare la tv pop e non penso che Selfie sia un programma trash. Non ho questo razzismo intellettuale per cui c’è la cosa trash e poi la cosa altissima. Non ci sono solo il nero e il bianco, esistono anche i grigi. Io trovo che questa trasmissione sia pop e molto bella", sottolinea a Cartabianca Simona Ventura.

Non si deve però confondere Selfie con Pomeriggio Cinque. Simona Ventura prende le distanze dalla tv di Barbara D'Urso: "Noi non speculiamo sulle persone che chiedono aiuto".

La conduttrice si è tolta parecchi sassolini dalle scarpe e ha chiarito: 'Selfie non è trash'

In passato aveva parlato delle famose 'blatte' nel mondo dell showbiz. A Cartabianca rivela il suo pensiero: "E' chiaro chi sono. Son sempre quelle e quelle rimangono. Proprio perché la solidarietà è rara in questo ambiente ho deciso di scrivere un tweet per la mia collega Paola Perego e dire che stavo con lei, al di la delle cose che sono successe. Le è stata fatta una cosa non giusta ed è giusto che io lo dica".

Simona Ventura torna sulla lite in diretta con Maurizio Gasparri, nel 2001 l'allora ministro delle Comunicazioni chiamò la presentatrice durante "Quelli che il calcio": "C’era un grandissimo razzismo intellettuale da parte dei giornaloni nei miei confronti e, dopo quella cosa, non si sa come mai è stato tutto un complimento. E quindi devo ringraziare Gasparri perché ci ha fatti diventare una trasmissione di riferimento".

La 52enne ha parlato anche di Paola Perego e dell'Isola dei Famosi

Inevitabile affrontare l'argomento Isola dei Famosi, il suo grande amore: "I reality esplodono in seconda serata e quell’anno ci fecero sfumare alle 23.30. Avevo subodorato che la Rai volesse chiudere l’Isola, ma non volevo che la scusa che avrebbero usato fossero i bassi ascolti, così ho preso e sono andata là. I reality sono un genere che funziona ancora in tutto il mondo. Adesso qualche politico di sinistra lo prenderei. Potrebbe fare una grande Isola, se la facessi ancora...".