Stefano Gabbana contro Valentino: 'Perché sfila a Parigi e non in Italia?'

Stefano Gabbana si è scagliato contro Valentino. Ha accusato la maison di non sfilare più in Italia.
Intervistato dal Corriere della Sera, lo stilista ha risposto alle critiche fatte alla Fashion Week milanese dal New York Times secondo cui: "Milano non è mai stata una città della moda intellettuale, lasciate questo ai decostruzionisti e ai concettuali di Londra e Parigi". Milano è stata inoltre definita "fuori fuoco", "terra di periferia".

Stefano Gabbana difende la moda italiana dagli attacchi del New York Times

"Tutti si sentono in diritto di sparare sull’Italia perché tanto non c’è mai nessuno che replica - ha dichiarato Stefano Gabbana -  Io non sono stato zitto anche se potevo farlo: Dolce e Gabbana non è neppure citato nel pezzo. I giornalisti del New York Times non entrano alle nostre sfilate da anni, eravamo stanchi degli insulti, così abbiamo deciso di lasciarli fuori. Mi auguro che adesso lo facciano anche altri, Ferragamo, Missoni, quelli presi di mira. Non ti piace quello che faccio? Vai a vedere un altro! L’importante è avere un prodotto che vende e poter contare sul supporto dei negozi: alla fine a mandarti avanti non è la stampa, ma chi ti compra, Armani lo ha sempre detto".

Gabbana ringrazia il Corriere di avergli dato la possibilità di prendere le difese del nostro Paese

Stefano Gabbana ha poi rivolto il suo pensiero contro Valentino. La casa di moda secondo lo stilista dovrebbe tornare in Italia: "Valentino sfila a Parigi: perché non viene qui? Il suo ceo è nella Camera nazionale della moda: che ci sta a fare? Portare i designer italiani in Italia, non farli andare via: questo è fare sistema. Sistema è fare bene le proprie cose, perché in questo modo si fa il bene dell’intero settore. Il nostro dovere è questo", ha dichiarato.