Super flop di Vittorio Sgarbi

"La Direzione di RaiUno, considerati i dati di ascolto di "Ora ci tocca anche Sgarbi", ha deciso di sospendere la trasmissione. La decisione è stata comunicata al Professor Sgarbi che l'ha condivisa".
Breve, coniso, inevitabile il comunicato che arriva dall'ufficio stampa di viale Mazzini. Il flop del programma di Vittorio Sgarbi sulla rete ammiraglia della Rai fa rumore: appena 2.064.000 spettatori per l'8,27% di share. La serata ha visto triofare, su tutti, "Chi l'ha visto?" su RaiTre con 4.138.000 telespettatori per il 15,63% di share.

Non solo problemi di audience, ma pure tante critiche per il critico d'arte fumantino d'eccellenza. Aldo Busi in un sms inviato a Dagospia e a Il Giornale l'ha definito 'capra', i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante hanno attaccato, presentando un'interrogazione urgente al ministro Romani.

"Indecente il suo monologo contro le energie pulite. Ieri sera nella prima puntata del suo programma 'Il mio canto libero' su Rai 1 Vittorio Sgarbi si è prodotto in un monologo di attacco alle energie pulite, pieno zeppo di affermazioni false e di accuse del tutto inventate. Tutto ciò è inaccettabile e indecente, tanto più perché ad ospitare questo spettacolo di quart'ordine, che ha registrato un flop clamoroso, è stato il servizio pubblico radiotelevisivo - hanno fatto sapere - Accanto a lui gli ha fatto da spalla il giornalista Carlo Vulpio, inanellando una serie di giudizi apodittici e male assortiti sul fatto che le energie rinnovabili sarebbero il male assoluto. Possiamo capire che Sgarbi, mentre emergono sue frequentazioni siciliane non proprio edificanti, come quella con Giuseppe Giammarinaro, il quale secondo la Divisione anticrimine di Trapani avrebbe condizionato l'attività amministrativa del comune di Salemi di cui Sgarbi è sindaco, cerchi di recuperare un po' di immagine con un campionario delle sue abituali sparate. Possiamo comprenderlo, ma non capiamo perché mai la Rai debba prestarsi a questo gioco, che ne umilia il ruolo di servizio pubblico chiamato a garantire un'informazione completa e non fazioso".

Sgarbi cancellato, o forse solo rimandato. Ma le polemiche continuano...

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