"E' bellissimo essere di nuovo a Roma, è una città fantastica. Ogni volta che torno, mi manca il respiro. Mi dispiace poter rimanere così poco, ma sto girando un film: o così o niente". Tom Cruise è tornato nella capitale per presentare un film meraviglioso, "L'Ultimo Samurai", una storia epica ed avvincente di cui l'attore è anche produttore, dal 9 gennaio al cinema distribuito dalla Warner Bros.
E' arrivato il 6 gennaio all'una di notte, accompagnato dalla 'sua' Penelope Cruz. Con lui il regista della pellicola Edward Zwick e l'attore giapponese Hiroyuki Sanada: "Abbiamo subito festeggiato, eravamo talmente felici di essere qui che non volevamo andare a dormire... Così abbiamo organizzato una spaghettata in camera". La spaghettata è stata in realtà un party in piena regola e la camera è la splendida suite dell'Hotel Hassler con vista sulla scalinata di Trinità del Monti. Toccata e fuga per il bel Tom che ieri mattina davanti alla stampa è apparso sorridente e disponibile come al solito.
Camicia grigia a righe, capelli cortissimi (nel film ha una lunga chioma) e barba incolta, Cruise racconta quanto ha amato il difficile ruolo del capitano Nathan Algren, un veterano della Guerra Civile americana deluso dai metodi usati per sconfiggere gli indiani nel suo paese, distrutto dal dolore, angosciato da incubi terribili. Nathan affoga la sua disperazione nell'alcool e per caso sceglie di lasciare l'America e partire alla volta del Giappone per addestrare all'uso delle armi da fuoco l'esercito del giovanissimo Imperatore, impegnato a combattere la ribellione di Katsumoto (Ken Watanabe), l'ultimo erede di una dinastia di guerrieri, i Samurai, che ora vede andare in frantumi il mondo che ama. Uno scontro epico tra due culture all'apparenza diverse, uno scontro dove il capitano Algren ritroverà l'onore e, quindi, se stesso. "''Ho fatto di tutto per avere questo ruolo. Quando Edward Zwick mi ha chiesto se mi sentivo fisicamente in grado di affrontare la parte ho mentito e gli ho detto di si. Mi sono allenato per 4 mesi ininterrottamente e ogni mattina mi esercitavo con la spada - racconta Tom - In questo film ritrovo tutti i valori in cui ho sempre creduto: l'amore, l'onore e la capacità di assumersi sempre la responsabilità di quello che si dice e si fa. E' stato bellissimo avere la possibilità di entrare in contatto con una cultura antica e preziosa come quella giapponese, rendergli onore, poterla celebrare come merita. Il cinema ha questo privilegio: può abbattere ogni barriera, superare ogni confine. Attraverso il cinema possiamo arrivare alla comprensione di un diverso modo di pensare, vivere, credere. Oggi è importante conoscere culture diverse dalla nostra, perchè la conoscenza sconfigge l'ignoranza e ci aiuta a vincere il razzismo e ad evitare le guerre".
"L'Ultimo Samurai", come spiega Zwick, "vuole celebrare la cultura degli eroi che è parte integrante della sensibilità giapponese. La straordinaria accoglienza ricevuta in Giappone ci ha fatto capire che abbiamo centrato il nostro obiettivo". A sentir nominare il Giappone, Cruise s'illumina: "A Tokyo, per la prima volta nella mia vita, il pubblico mi ha dedicato una standing ovation. E' stato grandioso''. Nomination al Golden Globe per lui e nuova scalata (la quarta) alla conquista dell'Oscar, ma Cruise non sembra interessato ai premi, lui che da anni ha abbracciato la filosofia di Scientology: "In qualità di produttore rischierei sul Cruise attore... La verità, però, è che io amo quello che faccio e non ho mai pensato al mio lavoro in base ai premi che potrei vincere o al tipo di critiche che potrebbe ricevere. Non faccio mai qualcosa pensando solo al mio tornaconto, perché nella vita quello che conta è aiutare gli altri. E' questo che cerco d'insegnare ai miei figli''. E il futuro? "Niente, sono in vacanza...Scherzo! Sarò un killer. Il titolo del film è "Collater", diretto da Michael Mann. E' ambientato a Los Angeles e si svolge tutto nell'arco di una notte. Poi produrrò il nuovo film di Cameron Crowe. Nel frattempo sto lavorando alla sceneggiatura di "Mission Impossible 3"".
Tanto lavoro e tante soddisfazioni. Per i fiori d'arancio con Penelope ci sarà ancora da attendere.
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Foto: Sonia Tozzi © Gossip
