Tutta la verità su Achille Lauro: le origini, la famiglia, il carcere e la droga

E’ stato la vera star dell’ultimo Festival di Sanremo. Sul 29enne Achille Lauro, all’anagrafe Lauro De Marinis, girano tantissime leggende metropolitane, ma adesso è stato lui stesso a fare chiarezza in un’intervista a cuore aperto rilasciata ad Aldo Cazzullo per il 'Corriere della Sera’, in cui ha parlato delle sue origini, dell’estrazione della sua famiglia, del carcere e della droga. E ha rivelato anche qualche curiosità in più.

Achille Lauro è stato forse il personaggio che ha avuto maggiore successo durante il Festival di Sanremo 2020

“Non mi è mai mancato nulla. Mio padre si chiama Nicola De Marinis, è stato professore universitario e avvocato, ha scritto quattro libri, per meriti insigni è diventato consigliere della Corte di Cassazione. Nonno Federico era prefetto di Perugia, l’altro nonno ha combattuto nella seconda guerra mondiale: si chiamava Archimede Lauro Zambon. Sono nato a Verona perché lì abitava la famiglia di mia mamma, Cristina, originaria di Rovigo, ma sono cresciuto a Roma, ha spiegato l’artista, che ha portato sul palco dell’Ariston il brano ‘Me ne frego’.

La sua insomma è una famiglia benestante, ma anche molto generosa. “Casa nostra era sempre piena di ragazzi presi in affido. Sono sempre stato abituato a condividere”, ha fatto sapere. Poi ha smentito di essere mai stato in carcere, ma ha ammesso di aver frequentato ambienti difficili nella periferia romana durante l’adolescenza e di aver visto alcuni amici fare una brutta fine, soprattutto per colpa della droga. Quando Cazzullo gli ha invece chiesto del suo orientamento sessuale, Lauro non si è sbilanciato ma ha sostanzialmente fatto capire di non considerarsi né eterosessuale né omosessuale, ma più probabilmente, sembra di capire, bisessuale. Etero, gay o fluido?”, gli ha domandato il giornalista. “Questo lo lascio al caso”, ha replicato lui.

Lauro De Marinis, questo il suo vero nome, viene da una famiglia borghese, ma ha vissuto esperienze di periferia che lo hanno segnato e fatto anche crescere
Lauro De Marinis, questo il suo vero nome, viene da una famiglia borghese, ma ha vissuto esperienze di periferia che lo hanno segnato e fatto anche crescere

Dalle pagine di un settimanale ha invece parlato suo papà, Nicola De Marinis. A ‘Di Più’ l’uomo ha sostanzialmente confermato quello che ha detto il figlio. “Entrambi i miei figli a un certo punto della loro vita hanno frequentato persone molto lontane dal nostro mondo borghese nel quale io avevo cercato di crescerli. È stato il loro modo, a mio avviso, di scontrarsi con me. Mio figlio ha visto amici finire in carcere e morire di overdose, ha toccato con mano la disperazione. Ma che queste esperienze lo abbiano condizionato, esaurito, risucchiato verso il male, assolutamente no”, ha dichiarato. Dopo anni di tensioni e di lontananza, il rapporto tra padre e figlio oggi è buono: “Io lo chiamo spesso. La mamma è amministratrice delegata della sua casa discografica ed è quella che sicuramente lo sente di più. Oggi sono fiero di lui”.

Tornando all’intervista di Achille, è invece emerso che dopo aver trovato il successo e anche buoni guadagni, Achille ha ricomprato i gioielli che sua nonna aveva dovuto impegnare durante un periodo economicamente complesso. “Sì, i gioielli di nonna Flavia. Li ho riscattati dal monte dei pegni, ha ammesso.