La vedova di Stefano D'Orazio rompe il silenzio: 'Ai funerali bare sigillate: disumano!'

La vedova di Stefano D’Orazio, storico batterista e paroliere dei Pooh, rompe il silenzio. Tiziana Giardoni in meno di un mese ha dovuto dire addio al marito 72enne e poi al padre Mauro, 75 anni, entrambi deceduti per Covid. E’ straziata dal dolore. In un’intervista a Di Più denuncia la grande sofferenza per non averli neppure potuti vedere. “Ai funerali bare sigillate: disumano!”, sottolinea.

La vedova di Stefano D'Orazio rompe il silenzio: 'Ai funerali bare sigillate: disumano!'

“Insieme a tanta disperazione c’è anche tanta rabbia. Non è accettabile non potere dare l’ultimo saluto ai propri cari. E’ disumano. Non mi hanno consentito di vedere mio marito e mio padre. Mia madre, che è stata 60 anni con mio padre, sta impazzendo. Pur di vederli, con le dovute precauzioni, mi sarei bardata come i medici e gli infermieri. Avrei indossato tutto quello che era necessario. Avrei voluto guardarli per l’ultima volta. Dall’espressione del volto si capisce se una persona se ne è andata soffrendo, avrei voluto vederli”, dice Tiziana, che vive un momento durissimo della propria esistenza.

“Al funerale la bara è arrivata sigillata. Quindi abbiamo dovuto fidarci che ci fosse mio padre. E se non ci fosse stato? Se non ci fosse stato Stefano in quella bara? Se avessero sbagliato persona? Non è stato possibile nemmeno all’agenzia funebre di vederli e vestirli”, racconta ancora la donna.

Tiziana Giardoni non ha potuto vedere il marito e il padre, entrambi morti per Covid

Il papà è stato ricoverato in ospedale il giorno prima che D’Orazio morisse, è stato intubato il secondo giorno: i parenti non hanno più parlato con lui. Non era stato neppure avvertito della morte del genero… “La notte non dormo. Quando vado a letto sono assalita dai pensieri, cerco di trovare una ragione a quello che è successo, ma senza riuscirci. Il maledetto virus mi ha portato via i miei due grandi amori”, spiega la Giardoni, annientata dalla sua enorme pena.