Aubry: "Martinez ha minacciato di uccidermi"

Giorno del Ringraziamento piuttosto movimentato per Halle Berry: nella sua casa californiana sono volate botte da orbi tra il compagno Oliver Martinez e il suo ex, nonché padre di sua figlia Nahla, Gabriel Aubry. Il primo ha riportato delle ferite al collo e una mano contusa. Il secondo, dopo essere finito in ospedale per una costola rotta e un trauma cranico, è stato condotto in carcere e rilasciato sotto cauzione. Per la ricostruzione fatta dalla Polizia, infatti, è stato lui ad aggredire l'attore francese, a dare inizio alla rissa. Ora però, Gabriel ha rilasciato una dichiarazione piuttosto forte: "Oliver Martinez ha cercato di uccidermi", ha detto, come riporta il magazine People venuto in possesso della sua deposizione. Un racconto scioccante. Se fosse vero, ci si troverebbe di fronte a una grave ingiustizia.

Aubry sostiene che durante il litigio Martinez gli avrebbe detto: "Ci sei costato 3 milioni di dollari. Quando andrai dal giudice, gli dirai che ti stai trasferendo a Parigi oppure io ti ucciderò". Il tribunale, infatti, ha negato alla Berry di partire per la Francia, Paese di origine dell'attuale compagno, insieme alla figlia di quattro anni. Intanto, però, dopo le botte, a Gabriel è stato imposto un ordine di restrizione cautelare che non gli permette di avvicinarsi oltre che alla sua ex e al fidanzato nemmeno alla piccola Nahla. Martinez non ha rilasciato nessun commento in merito alla faccenda, ma una fonte vicina ad Halle ha invece dichiarato: "Questo incidente ha avuto luogo in seguito a una rissa scatenata dal signor Aubry quando ha riportato Nahla a casa per il Ringraziamento e il signor Martinez ha tentato di avere una discussione con lui".

Nella deposizione rilasciata in tribunale, Aubry sostiene di aver guidato fino a casa della Berry con Nahla seduta sul sedile posteriore della macchina. Una volta arrivato, ha trovato Martinez che solitamente non è presente quando il modello riporta la figlia dalla madre. Nahla, secondo quanto sostenuto da Gabriel, nel vedere l'attore avrebbe detto: "Oliver è qui. Ho paura". Dopo aver consegnato la bimba a una collaboratrice di nome Miriam, che l'ha portata in casa, è arrivato Martinez che ha detto a Aubry: "Abbiamo bisogno di parlare". "Tutto a un tratto, il signor Martinez mi è saltato addosso e mi ha dato un pugno - racconta il modello - che mi ha steso a terra. Ha continuato a colpirmi per almeno altre due, tre volte e poi mi ha dato un calcio nelle costole con il ginocchio e stando in piedi ha preso la mia testa fra le sue mani e l'ha sbattuta sul vialetto di cemento. E' successo tutto così un fretta e all'improvviso. Non potevo prevedere quello che il signor Martinez avrebbe fatto, non ero preparato a tutto questo e non potevo difendermi".

Quando è arrivata la polizia, Aubry è stato ammanettato dopo che Martinez ha detto agli agenti di essere stato attaccato più volte dal modello. Gabriel ha spiegato ai poliziotti che l'incidente poteva essere stato ripreso dalle telecamere di sicurezza della Berry e che avrebbero dovuto requisire i nastri prima che venissero cancellati. Ha raccontato di essere stato portato in ospedale in manette: "Ero ammanettato anche mentre mi trovavo sul letto durante la visita e non mi è stato permesso di fare nemmeno una telefonata. Ho riportato una costola fratturata, contusioni multiple sul viso e sulla fronte, un taglio sotto l'occhio sinistro e sono stati necessari punti di sutura in tre aree della mia bocca".

Ne è uscito malconcio Gabriel, sicuramente più di Oliver. Qualcosa non quadra in tutta questa storia. Soprattutto alla luce del suo racconto.