Claudio Marchisio e la psoriasi, rivela come ha risolto: 'Passavo inverni a grattarmi, poi…’

Claudio Marchisio aveva già parlato della psoriasi, disturbo della pelle di cui ha iniziato a soffrire molti anni fa. Oggi però l’ex calciatore ha sostanzialmente risolto e la situazione è diventata molto più gestibile. Intervistato dal ‘Corriere della Sera’ ha raccontato come ha fatto e perché ha deciso di parlarne pubblicamente. “Condividere il disagio per una malattia significa mostrarsi per quello che si è. Per fortuna la psoriasi con me è stata clemente: ne soffro solo sotto alle ginocchia. Chi la nota pensa che siano le cicatrici dei tacchetti degli avversari. Invece è questa malattia molto fastidiosa: prima delle cure su cui ho appena investito passavo gli inverni a grattarmi.

Claudio Marchisio, 35 anni, per molti anni ha sofferto di psoriasi sulle gambe, sotto le ginocchia: qui i segni visibili nel 2017

“Solo il sole leniva un po’. E c’è chi ne soffre in tutto il corpo, in modo davvero debilitante: visto che sappiamo cosa significa io e il mio socio Luca Boffa abbiamo deciso di aprire i centri Skin Lab, che la curano con speciali lampade, ha poi aggiunto.

Claudio, torinese doc, ha infatti deciso di investire su questo progetto nella città Sabauda. Vicino al Parco del Valentino c’è una struttura in grado di aiutare chi soffre di questo disturbo. Già qualche tempo fa, in occasione della presentazione di Skin Lab, il 35enne aveva raccontato la sua esperienza. “Io ne ho sofferto personalmente e per la prima volta dopo sei anni grazie a questo macchinario ho trovato il modo per guarirne veramente. Dopo anni di pomate e tentativi di altro genere finalmente sono riuscito a gestire la situazione”.

Oggi la psoriasi sulle gambe dell'ex calciatore è molto migliorata grazie ad un macchinario presente a Skin Lab, centro dermatologico a Torino
Oggi la psoriasi sulle gambe dell'ex calciatore (qui al mare insieme all'amico Mariano Di Vaio) è molto migliorata grazie ad un macchinario presente a Skin Lab, centro dermatologico a Torino

“Con Luca (socio e amico, ndr) ne parlavamo da tanto, essendo in amicizia, di comprarci una lampada per noi. Abbiamo sentito di quante persone soffrono non solo di psoriasi, ma di vitiligine, di dermatite. Abbiamo detto perché non iniziamo ad andare incontro alla gente?”, ha aggiunto. L’obiettivo è quello di rendere presto questo macchinario disponibile in molte altre strutture visto il grande successo ottenuto a Torino.