- “Mi ha portato in un collegio e mi ha lasciato lì, sono rimasto dentro 11 anni”
- Il 59enne rivela l’infanzia difficile: “Andavo a casa a Natale e a Pasqua”
Si apre totalmente e confida la sua infanzia difficile senza filtri. Stavolta niente maschere per Teo Mammucari. Il 59enne a Ballando con le Stelle rivela che sua madre lo abbandonò in un collegio a soli 4 anni. “Ho passato l’inferno”, svela.
Nella semifinale del dancing show a ogni concorrente è stato chiesto di raccontare una sua vicenda personale nella coreografia da portare in pista. Mammucari così vuota il sacco con la sua insegnate, Anastasia Kuzmina. “Un giorno mia mamma mi ha detto: andiamo alle giostre? Avevo 4 anni e me lo ricordo come fosse ora. Mi ha portato in un collegio e mi ha lasciato lì, con le suore. Sono rimasto lì dentro 11 anni”, confessa.
“Andavo a casa a Natale e Pasqua - racconta Mammucari - Il momento più brutto è stato quando sono entrato: c’era un corridoio che per me, ogni volta che lo passavo, era come tornare in cella. A diciotto anni, il giorno del mio compleanno, me ne sono andato di casa. Ero disorientato come uno che esce da una galera e dice: da dove riparto?”.
La Kuzmina gli domanda perché la madre l’abbia fatto: “Mia madre era in difficoltà, ma ha sbagliato a non dirmelo, ma non si è resa conto. Io ho imparato anche a perdonare, a capire. Io questa cosa non la vedo come una tragedia, ma come una cosa che mi fa godere ogni giorno della vita, dopo aver vissuto l’inferno. Ero un bambino, mi mancava l’energia dell’amore. Quando poi mi sono fatto aiutare ho capito”.
Il conduttore si è fatto aiutare con la psicoterapia. Prima non riusciva a parlare di quanto accaduto senza scoppiare a piangere. Il suo racconto colpisce tutti. La coreografia è sulle note de “La vita è adesso”, di Claudio Baglioni. Finisce con Teo di spalle, sorpreso dalla partner che gli porta un palloncino. Invece di Anastasia Kuzmina sul palco, però, arriva la figlia di Mammucari, Julia, 15 anni, avuta dall’ex Thais Wiggers. Quando lui si gira e la vede la commozione è tantissima.
