- La conduttrice 41enne parla del rapporto a volte complicato col marito Guido Maria Brera
- Sul 52enne con cui sta insieme da 13 anni dice: "Non si sente sempre compreso in casa"
Caterina Balivo non ha paura di mettersi a nudo. La conduttrice 41enne al Corriere della Sera rivela di aver conosciuto il tradimento nella sua vita sentimentale: “Certo. Sia ricevuto che commesso”. Subito dopo aggiunge: “Ma mi dava una meta dirmi: con il padre dei miei figli sarà diverso”. Analizza il suo rapporto col marito, Guido Maria Brera, da cui ha avuto Guido Alberto, 10 anni, e Cora, quasi 5. “Non è maschilista”, puntualizza. Sul finanziare e scrittore 52enne dice: “Non sempre si sente compreso in casa”.
E’ tornata in tv dopo una pausa durata due anni. In piena pandemia ha lasciato Vieni da me per stare con la sua famiglia. Caterina spiega: “E’ stato più complesso di così. Facevo un programma allegro, leggero, che a quel punto sentivo stonato. Avendo Guido accanto, ho capito che il mondo stava cambiando e io, se vedo l’onda arrivare, voglio surfare, non starmene in spiaggia. Avevo un figlio in Dad, una bimba di due anni che avevo cresciuto nei ritagli di tempo. Da sempre, lavoravo dieci ore al giorno. A volte, mettersi in gioco vuol dire anche fermarsi, ascoltarsi, cambiare scala di priorità. Ora, non voglio più stare tutti i giorni tante ore fuori casa”.
In lockdown la Balivo ha persino autodenunciato la sua crisi di coppia: “Perché raccontare che esiste la famiglia perfetta? Noi abbiamo vissuto la pandemia in modo diverso, lui, fragile di salute, isolato per paura di ammalarsi, io più bramosa di normalità. Nel secondo lockdown, stavamo nella casa al mare, le scuole hanno riaperto e io ero felice che i figli tornassero a socializzare, ma Guido temeva che portassero il Covid a casa. Al che, ho preso i bimbi e sono tornata a Roma, da sola con loro”.
La presentatrice ha fatto un passo indietro, ma su Brera chiarisce: “Mio marito non è maschilista, però c’è tanto da fare sulla parità di impegni. Arriveremo alla parità quando i due genitori si creano lo stesso problema sugli orari di lavoro, controllando se c’è la recita o la visita medica del bambino”.
In un’intervista Il manager ha sottolineato che i figli devono imparare non il cinese ma a guidare un trattore, a tal proposito Caterina racconta: “Guido voleva davvero insegnarlo, ma Guido Alberto gli ha risposto: papà, sono piccolo! La verità è che mio marito non sempre si sente compreso in casa. Però, dopo 13 anni insieme, gli do atto che su finanza, ambiente, ha sempre detto in anticipo cose che si sono avverate. Lui, per deformazione professionale, vive i rischi, guardando da qua a qualche anno. A inizio pandemia, non faceva che dire: prepariamoci, prepariamoci. Io, invece, vivo il presente, non so vivere di quello che arriverà. L’altro giorno, a Roma, c’è stato l’incendio della discarica di Malagrotta e Guido ci ha fatto chiudere le finestre. Un caldo... Ho detto: non m’importa se perdo un anno di vita per la diossina, io apro”.
Nonostante modi diversi di vedere la vita, Caterina e Guido Maria hanno “gli stessi valori sulla famiglia, sulla parola data”. Lei di lui ama “Il suo distacco”. Rivela: “Per una sanguigna come me è un bene, se no, vivrei in una soap opera continua”.
Caterina Balivo ha conosciuto il tradimento: “Certo. Sia ricevuto che commesso. Ma mi dava una meta dirmi: con il padre dei miei figli sarà diverso. Eppure, figli non ne volevo. Poi, vedendo Guido fare il papà, ho scoperto che i weekend con i suoi bambini non mi pesavano”.
E’ una donna gelosa: “A volte, la mia parte terrona esce fuori. Una volta, davanti a tutti, ho detto a una: non ti vergogni di provarci con il mio fidanzato con accanto tuo marito? Guido non apprezza questi miei interventi. Dice: non lo fare mai più”. Accanto ha sempre avuto manager in carriera, nessuno sportivo o un famoso volto tv, Caterina confessa: “Non capivo le amiche che stavano con attori o calciatori. Io ho sempre voluto un uomo con un lavoro non pubblico che giocasse un campionato diverso dal mio. Se fai lo stesso mestiere, o si è bravissimi entrambi o uno è la spalla dell’altro: io non nasco spalla e non volevo un uomo con ambizioni minori”.