Enrique Iglesias alla Cnn: 'latin lover, io?'

"Ho viaggiato molto, e conosciuto decine di persone: ognuno aveva una sua idea sui latin lover. Ma io non mi ritrovo in nessuno di questi pregiudizi. In effetti, io sono un timido."

Così esordisce Enrique Iglesias in un'intervista concessa alla CNN, allontanando da sé un'etichetta che giudica troppo pesante, e che pone in secondo piano il suo talento di musicista. E' innegabile, tuttavia, che Enrique debba la sua popolarità a due fattori dominanti: in primis, al fatto di essere figlio del più famoso (ma ancora per poco!) Julio, che faceva impazzire le nostre mamme col suo fare un po' da pirata un po' da signore. In secondo luogo, Enrique può ringraziare proprio il suo fascino latino, che ha conquistato anche Anna Kournikova, e più in generale una vasta guarnigione del popolo femminile, ammaliato dagli ammiccamenti del fanciullo nei suoi video.

Nell'intervista, Enrique racconta se stesso: a parte la timidezza patologica ("Non riuscivo nemmeno ad invitare le ragazze a uscire con me"), al suo sentirsi in parte europeo (è nato in Spagna), in parte asiatico, per via delle origini materne, in parte americano, vivendo negli USA da circa una ventina d'anni, ancora. E proprio negli Stati Uniti, il suo singolo "Hero" è rimasto a lungo in testa alle top ten ed è diventato una sorta di inno della ricostruzione, essendo uscito poco prima dell'attentato al WTO.