Nessuno avrebbe potuto immaginarlo. James Gandolfini, indimenticabile Tony Soprano, boss mafioso della serie tv cult "I Soprano", se n'è andato all'improvviso. Aveva 51 anni ed è morto a Roma, dove di trovava in vacanza, per un attacco cardiaco.
Era nato in New Jersey da genitori italoamericani, il destino ha voluto che volasse in cielo proprio mentre si trovava in Italia. Il prossimo fine settimana doveva andare al Festival del Cinema di Taormina, per partecipare a una tavola rotonda con il regista Gabriele Muccino.
Il cordoglio negli States e nel resto del mondo è stato tanto. Gandolfini era molto apprezzato e stimato. Dopo la fine della popolare serie tv nel 2007, aveva recitato in "Zero Dark Thirty" e in "The Incredible Burt Wonderstone". Ora stava lavorando a una nuova serie della Hbo, intitolata "Criminal Justice". Si era sposato in seconde nozze con l'hawaiana Deborah Lin: lascia due figli, di cui uno avuto dalla prima moglie Marcy Wudarski.
Immancabili i cinguettii di dolore sui social. Il creatore del telefilm, David Chase, ha scritto: “Lo sa chiunque lo abbia visto anche nel più piccolo ruolo. E' stato uno dei migliori attori di questo tempo e di qualsiasi altro. Gran parte di quel genio si trovava nei suoi occhi tristi”. Il produttore esecutivo Brad Grey ha invece detto: “Aveva il sex appeal di Steve McQueen o di Brando nei suoi anni migliori”. Un pensiero è arrivato pure dagli interpreti della serie, da Lorraine Bracco a Steven Van Zandt, amareggiati per la perdita di un fratello e grande amico. Il comico Jimmy Fallon è stato chiaro: “Mi spiace di più per James Gandolfini che per chiunque altro”. Come anche Gavin Rossdale: “Che tristezza, che attore incredibile. Un’altra perdita. Siate buoni gli uni con gli altri. E' tutto così breve”.