Laura Chiatti: 'Sono una vera provinciale’

Laura Chiatti si sente profondamente provinciale. Lo confida a Grazia che le regala la cover del settimanale. La bionda attrice 36enne adora vivere vicino Perugia e anche Marco Bocci, l’uomo che ama e che ha sposato e da cui ha avuto due figli, Enea, 4 anni, e Pablo, 2, la pensa come lei.

Laura Chiatti bellissima in cover su Grazia che l'ha intervistata

E’ entusiasta, torna al cinema con “Un’avventura” di Marco Danieli, musical sulle canzoni di Battisti-Mogol. Fare film è il suo lavoro e le piace, ma è nel paese della sua infanzia che si sente veramente a suo agio. Laura Chiatti al settimanale dice: “In realtà non me ne sono mai andata. Lavoravo, e tornavo. Da qualsiasi città o parte del mondo, per me tornare a casa era tornare in paese”. Il motivo è molto semplice: “Sono una vera provinciale”.

E’ provinciale nel suo modo di vedere la vita, nel senso buono del termine. Marco Bocci? Provinciale anche lui”, sottolinea Laura Chiatti. “Anche lui pronto a scappare dalla città. A nessuno dei due piace stare fuori dal circuito di paese”, svela. Poi aggiunge: “Non credo che un bambino di paese sia più sano o felice di uno di città. Salute e felicità dipendono da altro, eppure quella dimensione, più reale, più piccola, aiuta”.

L'attrice si sente una 'vera provinciale'. Anche il marito Marco Bocci, 40 anni, è come lei

Laura Chiatti è legata alle sue origini e al suo mondo. L’Umbria le dà tutto quel che cerca. Con Marco ha trovato l’equilibrio perfetto e un amore unico. Quando l’attore è stato colpito da un herpes cerebrale nei mesi scorsi, lei è rimasta al suo fianco. “Dovevo girare un film, e nonostante Marco mi dicesse di non rinunciare, ho deciso di annullarlo. Non me la sentivo, volevo stare con mio marito”, spiega. Poi è stata male anche sua mamma: “Stavo girando un film, l’ho fermato per una settimana. Quando l’ho ripreso, perché dovevo finirlo, non ho comunque abbandonato mia madre. Dormivo in ospedale. Alle tre mi venivano a prendere per arrivare sul set alle sei. Finito di girare, tornavo da mamma”.

Questo 2018 ha lasciato delle scorie: “Mi è venuta un’ansia che prima non avevo, mentre in passato ho eseguito sei volte la manovra sui miei figli che stavano per soffocare”. Poi aggiunge: “E’ bello non avere paura della morte. Voglio scrollarmi di dosso questa paura al più presto”.