Marco Borriello: 'Belen? Non era amore. Ora sogno una famiglia’

Marco Borriello è felice. Giocherà nella squadra di Ibiza  e ne è fiero, lo confida a La Gazzetta dello Sport. La sua è una scelta di vita in una terra che ama e dove ha casa. Al quotidiano rivela di sognare una famiglia. Parla anche di Belen, la sua ex più famosa, confessa: Non era amore”.

Marco Borriello: 'Belen? Non era amore. Ora sogno una famiglia’
Marco Borriello ora sogna una famiglia

“Per anni ho pensato soltanto alla carriera e a divertirmi, non lo nego, anche se mai nessuna donna mi ha distratto dal calcio. Adesso sto iniziando a desiderare una compagna stabile e dei figli. Forse anche questo è merito di Ibiza e della sensazione di pace e di serenità che mi porto dentro da quando vivo qui. Nella mia vita ho incontrato tante furbacchione…”, spiega Marco Borriello.

Belen? Era una ‘cotta’, non vero amore. Il calciatore, però, dopo tante conquiste, vuole una famiglia: “La donna ideale deve avere una grande dignità, deve essere bella perché io mi innamoro anche con gli occhi, sensibile, intelligente e capire i momenti. Si dice che non ci sono più le donne di una volta, ma il mondo è cambiato. Il telefono crea tante distrazioni, anche sessuali. Ma spero di trovare presto la donna giusta e di avere tanti bambini. Ho comprato case in tutto il mondo e ogni volta che ne acquistavo una mi immaginavo lì dentro con la mia famiglia”.

Con la sua ex Belen non era vero amore, il calciatore lo confida a 'La Gazzetta dello Sport'

Con Belen si incrocia spesso a Ibiza, anche l’argentina ama l’isola delle Baleari: “E l’abbraccio volentieri. E' stata una cotta, non un amore vero. Da giovane Belen era un po’ superficiale, ma ha un cuore gigantesco ed è una donna generosa. Nei suoi occhi vedo la bontà e non dovrebbero attaccarla troppo per i suoi errori. Per le cose che ho combinato, io dovrei quasi finire in galera…”.

Giocare nella squadra dell'Ibiza è una scelta di vita, il suo progetto più grande, ne è sicuro

E’ cambiato molto. La morte di Davide Astori, capitano della Fiorentina, scomparso improvvisamente lo scorso marzo a soli 31 anni, lo ha segnato: “Dopo la morte di Astori, per alcune sere faticavo a dormire perché avevo paura di non svegliarmi più. Al funerale il prete disse che noi pensiamo di essere onnipotenti, ma non siamo nulla. Io adesso non mi sento più attratto dal divertimento a ogni costo. Voglio godermi i luoghi, le persone, le amicizie, una chiacchierata, una storia con una donna. Gustarmi ogni attimo: questa è la mia missione”. A Ibiza pensa di realizzarla appieno: “Sono convinto che il progetto dell’Ibiza sia il più importante della mia vita”.