Marco Carta: 'Voglio un figlio’. Dopo il coming out sogna di diventare padre

Marco Carta, dopo il coming out in diretta tv a Domenica Live, ospite di Barbara D’Urso, al Corriere della Sera confessa il suo desiderio più grande, diventare padre. “Voglio un figlio, dice il cantante 33enne. Per averlo lotterà.

Marco Carta, dopo il coming out, ora svela il suo desiderio più grande: 'Voglio un figlio'

Sogna un figlio. Marco Carta racconta: “Da adolescente ho avuto due fidanzate, però latente c’era sempre un pensiero che mi faceva paura e, se cercavo di scacciarlo, era un mostro che si faceva ancora più grande. Il pensiero era: se sarò omosessuale, non avrò figli. Mi ripetevo ‘non avrò figli. Non avrò figli’. E io, più di tutto, voglio una famiglia”. Poi c’è stata la consapevolezza: “A 21 anni, un ragazzo mi ha baciato. Sono rimasto immobile, ho trattenuto il fiato. E’ stato così forte... La notte non ho dormito, ma ho sentito che era la mia strada”.

Avere un figlio è il suo primo pensiero. Se gli si fa notare che le coppie omosessuali non possono adottare né ricorrere alla fecondazione assistita, replica: “Non ci sono possibilità che rinunci, ma ci sono possibilità di evadere dalla situazione. Io figli ne avrò”. Non vuole andare all’estero, come altri. Per lui la parola ‘evadere’ è “come un’esplosione che disinnesca il sistema”: “Ho avuto una famiglia stupenda e i miei zii non erano i miei genitori. Il mondo è pieno di bambini che chiedono solo di essere adottati. Io voglio lottare affinché l’adozione sia concessa alle persone come me”.

Marco Carta non è turbato dal pensione di un figlio senza madre: “Sono stato cresciuto da due etero, con l’idea che avrei amato una donna e non è andata così. Perché dobbiamo credere che se avessi avuto invece due mamme o due padri sarei stato in automatico omosessuale? Io so che posso dare a un bambino un amore enorme e che questa, per lui, è l’unica cosa che conta”.

L’artista si è domandato spesso se nell’omosessualità ha cercato il padre che non ha mai avuto: “E’ una domanda che mi faccio ancora. Non ho risposte, però so che sono felice di quello che sono”. Pensava al coming out da due anni, da tre anni ha un compagno che ama e con cui l’unione civile “succederà”. Da quando è uscito allo scoperto, è rimasto sorpreso dall’affetto delle persone:  “Chi mi ha insultato è una minoranza. A uno che mi ha dato del malato, ho risposto: vedi di scappare che sono pure contagioso”.