"Perchè far guadagnare tanti soldi agli avvocati matrimonialisti? La mia è una storia in controtendenza, i personaggi non tirano fuori il peggio ma scommettono sull'amore e sulla voglia di ricominciare insieme. Oggi mi sembra invece che spesso le coppie non arrivino neppure al primo cambio di guardaroba". Maurizio Costanzo spiega il suo "Voce del verbo Amore", film diretto da Andrea Manni, nelle sale dal 27 aprile prodotto da Rodeo Drive, Medusa e Sky.
Un cast pieno di bei nomi, Giorgio Pasotti, Stefania Rocca, Cecilia Dazzi, Simona Marchini e Magdalena Grochiwska, per una pellicola sulle contraddizioni nevrotiche all'interno della coppia.
Lo sceneggiatore Costanzo, in conferenza stampa con tutti i protagonisti del film, ha raccontato il suo amore per il cinema. "Escludo la possibilità di tornare alla regia, mi è bastato realizzare trent'anni fa "Melodrammore". Però voglio continuare a scrivere per il cinema, sempre occupandomi di rapporti interpersonali tra uomo e donna: non basterebbe una vita a raccontarli - spiega il conduttore del Maurizio Costanzo Show - Ora sto pensando a un nuovo soggetto tratto dal romanzo della ventiduenne Giulia Carcasi. S'intitola "Io sono di legno" e racconta una storia d'anaffettività fra madre e figlia che non riescono a trovare un terreno comune per comunicare".
Una pellicola leggera, che Pasotti ha adorato recitare: "Avevo voglia di fare qualcosa di leggero dopo tre film come "L'aria salata", "Quale amore" e "Le rose del deserto". Il bello dell'attore è passare da un genere all'altro". E quando gli chiedono com'è lui nel rapporto di coppia, risponde: "In amore non faccio mai progetti, bisogna sposarsi ogni mattina quando ci si sveglia". E con Nicoletta Romanoff, con cui è legato da tempo, evidentemente è così che funziona.
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Foto: M.Bruni © Gossip.it
