Ashton Kutcher contro Donald Trump: 'Mia moglie Mila Kunis è una rifugiata'

Ashton Kutcher contro Donald Trump sul palco dei SAG 2017 dopo il provvedimento per il blocco del programma per i rifugiati e il divieto di ingresso negli Stati Uniti per centoventi giorni per chi proviene da 7 Paesi a maggioranza musulmana.

Ashton Kutcher sul palco dei SAG 2017

"Buonasera ai colleghi, a tutte le persone a casa, e a tutti coloro che si trovano nei nostri aeroporti", ha esordio Ashton Kutcher sul palco dei Screen Actors Guild Awards che come ogni anno si sono tenuti ad Hollywood. "Tutti quelli che si trovano negli aeroporti fanno parte della mia America", ha proseguito l'attore. "Voi siete parte del tessuto sociale che ci rende quello che siamo. E noi vi amiamo e vi diamo il benvenuto".

L'attore ha difeso i rifugiati e gli immigrati

Dopo il discorso sul palco dei SAG 2017, Ashton Kutcher ha espresso il suo pensiero in merito ai rifugiati e agli immigrati negli Stati Uniti con un post pubblicato sulla pagina Twitter: "Come americano - ha scritto - rispetto il mio Presidente, ma non rispetto questa politica. Credo nel voler proteggere le frontiere ma va fatto con onore. Noi siamo americani. Questa è una politica senza senso". L'attore ha poi raccontato la sua esperienza personale: "Mia moglie (Mila Kunis, nata in Ucraina nel 1983, ndr) è arrivata in questo Paese con un visto da rifugiata, durante la Guerra Fredda. Il mio sangue bolle".

Ashton come molti suoi colleghi non vede di buon occhio il provvedimento firmato da Donald Trump
Simon Helberg e Jocelyn Towne sul red carpet dei SAG 2017

Durante i SAG non ha espresso il suo dissenso contro Donald Trump solo Ashton Kutcher: tra gli altri, Simon Helberg (candidato per "The Big Bang Theory") che si è presentato sul red carpet tenendo in mano un cartello con su scritto "Refugees Welcome". Al suo fianco Jocelyn Towne che sul petto ha sfoggiato la scritta "Let them in". Julia Louis-Dreyfus ha raccontato sul palco che suo padre è arrivato negli Stati Uniti come rifugiato alle persecuzioni naziste. Mahershala Ali, premiato per "Moonlight", ha parlato della sua fede musulmana.