Il Coronavirus arriva anche nella redazione de Le Iene. Uno dei collaboratori del programma di Davide Parenti è risultato positivo al Covid-19. Lo show di Italia 1 per precauzione chiude: sarà sospeso per due settimane. Alessia Marcuzzi, conduttrice della storica trasmissione in coppia con Nicola Savino, resta a casa e invita tutti a fare lo stesso: si attiene alle misure di sicurezza per contrastare l’epidemia e arrestare il contagio in Italia. La bionda 47enne, però, è preoccupata per il suo primogenito, Tommy: “Sono in apprensione per mio figlio”. Il ragazzo studia a Londra ed è lontano da lei.
“Nella redazione del programma di Italia1 Le Iene si è verificato un caso di positività al Coronavirus. Nonostante il caso non riguardi la squadra di professionisti presente negli studi televisivi, Mediaset ha preferito sospendere il programma per cautela sanitaria e ha invitato tutti i professionisti coinvolti a restare in isolamento domiciliare. Pertanto le prossime puntate del programma non andranno in onda in attesa degli sviluppi della situazione”, recita il comunicato diffuso da Le Iene.
Giulio Golia, volto de Le Iene, in un post su Facebook, rivela che il collega risultato positivo è in buone condizioni. “Resteremo per un po’ dietro le quinte. Nella redazione de Le Iene di Milano un nostro collega è stato trovato positivo al Coronavirus. Sta bene ed è in isolamento domiciliare, e tutti noi gli facciamo i migliori auguri sperando di rivederlo presto".
"In forma precauzionale è stato scelto di sospendere il programma, e diligentemente tutte le persone che hanno avuto a che fare con il collega si sono messe in autoquarantena. In questo momento penso sia interesse di tutti seguire le direttive del Governo e cercare di tutelare al massimo la propria salute e quella dei nostri carii - continua - Evitate gli spostamenti non necessari e mantenete sempre la distanza di sicurezza di 1 metro. Più rispettiamo queste regole, prima potremo tornare alla normalità! Ci tengo a ringraziare a tutti i medici, infermieri, rianimatori, portantini… tutti coloro che in questo momento stanno lavorando da giorni senza mai fermarsi per salvare vite. Torneremo presto più forti di prima!”.
Alessia Marcuzzi, anche lei in auto isolamento a casa, sul social scrive: “Io resterò a casa con la mia famiglia, con molta apprensione per mio figlio che e’ a Londra a studiare, ma che in questo momento sembra essere più al sicuro. Ma à davvero la cosa più saggia che possiamo fare adesso”. Tommaso, 18 anni, avuto da Simone Inzaghi, studia nella Capitale del Regno Unito.
“Ne approfitterò per leggere, lavorare con il computer, guardare dei film, studiare con mia figlia, magari giocare a burraco, sicuramente mettere a posto i miei cassetti, cucinare la mia pasta con le zucchine e raccontarsi fiabe alla sera. Ma io sono fortunata perché ho la possibilità di farlo - aggiunge la presentatrice - Penso a chi invece sta male in questo momento, a chi vive da solo e si sente abbandonato dal mondo, alle persone che stanno perdendo il lavoro e che non sanno come andare avanti. Penso a tutti i medici e infermieri che stanno svegli giorno e notte per aiutare i contagiati. Voi siete nei miei pensieri e non vedo l’ora che si possa tornare ad abbracciarsi, perché questo è quello che vorrei fare adesso con voi”.
Il governo ha deciso di prendere misure straordinarie per tentare di arginare e rallentare il contagio da Covid-19. Il problema più grave è che rischiano di mancare i posti in terapia intensiva se il trend dei nuovi infetti continua ad aumentare come accaduto fino ad ora. E’ quindi importante fare ognuno la sua parte. Dobbiamo cambiare per qualche settimana le nostre abitudini. Pubblichiamo qui un volantino del Ministero della Salute con alcune indicazioni che vanno assolutamente seguite.
In questo difficile momento è quasi un obbligo stare in casa e uscire solo per emergenze e fare la spesa. E' assolutamente consigliato non salutarsi dandosi la mano o scambiandosi baci o abbracci. E’ poi fondamentale tenere una distanza di sicurezza dalle altre persone di almeno un metro, meglio se due. Non frequentare luoghi affollati, specie se al chiuso. Non uscire di casa se si hanno sintomi simil-influenzali e assolutamente non recarsi al pronto soccorso o dal proprio medico, ma chiamare il 1500 o i numeri messi a disposizione dalla regione (qui l'elenco completo).