Emma Marrone conosce la sua strada

Lei sa perfettamente la sua strada. Sul social Emma Marrone lo cinguetta e fa il segno di vittoria con le dita, sia in auto, sia in bagno dopo una bella doccia, quando ha ancora il turbante in testa per tamponare i capelli. Tutto va a meraviglia, il suo disco, il suo tour, il cuore.

"La mia felicità non dipende dall’essere o no in coppia, la stabilità la trovo in me stessa. Non farei mai totale affidamento sull’uomo che mi sta accanto, anche se fosse l’amore che dura tutta la vita. Credo che nasciamo e moriamo soli: il mio non è un discorso triste, solo realistico", ha spiegato la cantante salentina a Grazia. Per tutti con Marco Bocci era addio. Ma Emma, pur non chiarendo fino in fondo, racconta un'altra storia: "Per ora stiamo bene, però scriva quello che vuole. Tanto ogni settimana ne esce una nuova". E' pur vero che i due insieme non si vedono più paparazzati da una vita: così bravi a 'far fessi' i flash?

La Marrone ha un punto debole: "E'la famiglia, i miei genitori e mio fratello. Cerco di proteggerli dalle attenzioni dei media e da tutto quello che gira intorno al mio mestiere. I giornali possono scrivere di me quello che vogliono, possono calpestare la mia privacy, ma devono lasciarli stare: posso trasformarmi in un serial killer". Sa come accettare le critiche: "Non sono una che cerca il consenso pur di vendere una copia in più e non mi tiro indietro di fronte ai litigi con i fan. Quando c’è qualcosa che non mi va, lo dico. Proprio l’altra mattina ero qui a Milano a girare il video di L’amore non mi basta e qualcuno si è lamentato perché non mi sono fermata per le foto e gli autografi. Mi sono arrabbiata moltissimo: per cambiarmi tra una scena e l’altra avevo pochi minuti e non potevo perdere tempo. Un’ora di ritardo significa pagare di più i macchinisti, il regista, i truccatori. Non mi regalano i video perché sono Emma Marrone, anche io devo rispettare il budget. Ci sono momenti in cui non si può essere disponibili e i fan lo devono capire".

In amore, Bocci a parte, ha il suo ideale: "Al primo impatto ci deve essere qualcosa nell’aspetto fisico che mi colpisce. Poi, deve prendermi mentalmente o c’è il rischio che mi stufi entro 48 ore. Non deve citarmi Kant o Leopardi, deve essere figo nel modo di pensare. Di solito non recito la parte del femminone, ma quando devo essere sexy ci riesco molto bene: so come prendere i miei polli. Sono diventata più egoista: prima di dare tanto, voglio ricevere tantissimo. Ho imparato a preservarmi e a stare bene anche da sola". Emma è sempre decisa, anche riguardo ai figli le idee sono chiarissime: "Sono cresciuta in una famiglia unita e piena di amore, il fatto di non poter dare ai miei figli lo stesso modello di solidità mi renderebbe infelice. Per questo, se non trovo un compagno del quale fidarmi, ricorrerò a metodi diversi per rimanere incinta. Piuttosto che dare a mio figlio un padre coglione, preferisco dirgli che suo papà è un seme donato".