Emma Marrone: 'Povera Emma? Ma povera dove?!'

Non ne può più di essere strumentalizzata. Soprattutto non sopporta le etichette, in special modo quelle legate al suo privato. Dopo la smentita sul tradimento di Bocci e conseguente rottura arrivata via social, ecco le parole con cui Emma Marrone dice la sua sul rapporto con l'attore e su tutto il resto.
"E il bello è quando leggi titoli con scritto "Povera Emma". Povera Emma? Ma povera dove?! - sottolinea la cantante a il Corriere della Sera - Marco (Bocci ndr) baciava una sua vecchia amica per salutarla alla fine di una serata".

Emma vive un momento d'oro, professionalmente e non solo. Non vuole lasciarselo rovinare, soprattutto desidera che gli organi di informazione diano messaggi corretti ai ragazzi che la seguono sull'amore in genere: "Stiamo tornando indietro. L'idea che passa da tanti media rispetto a come andrebbe vissuto l'amore sembra da Medioevo. Una coppia, per essere tale, deve stare sempre insieme: bisogna farsi fotografare abbracciati a ogni ora altrimenti è crisi. Il messaggio è chiaro e non mi stupisce che poi, specie tra i più giovani, possano nascere rapporti morbosi", precisa. E aggiunge: "Sono autonoma. Sia io che lui lo siamo: lavoriamo e abbiamo amicizie che frequentiamo a volte insieme, altre da soli. Vogliono affibbiarci l'etichetta di "coppia dell'estate". Ma cos'è? Un tormentone? Siamo come "Il pulcino Pio"? Ormai c'è un meccanismo con i media, per cui per dimostrare che stai bene con qualcuno devi piazzarti quattro mesi sotto l'ombrellone e farti fotografare felice e contento. E magari sei la coppia più sfasciata che esiste. Trovo tutto questo molto bigotto. Siamo diventati bigotti sui rapporti. Io sto vivendo una storia d'amore bella, normale, il più possibile discreta. Per fortuna ho altro con cui campare, non il gossip".

Emma sa ciò che vuole: "Non bisogna annullarsi per vivere in coppia. Ed è pericoloso farlo credere. Passare una serata con le amiche, farci una vacanza, è possibile anche se sei fidanzata se c'è rispetto e fiducia. Mantenere la propria vita, indipendente, è salutare: se no poi di cosa ci si parla? Mi fa impressione notare con che velocità passano dall'affibbiarti l'etichetta di "cornuta" o di "cornuta bis" a quella di traditrice se magari saluto un mio amico abbracciandolo".
La Marrone è un fiume in piena: "Faccio la cantante, non l'educatrice. Ma ho il massimo rispetto per chi mi segue e ne sento la responsabilità. Con i miei fan c'è un rapporto d'affetto e cerco sempre di far passare, anche attraverso le canzoni, dei messaggi positivi e puliti. Poi, è vero, sono schietta. Ma se all'inizio può sembrare presuntuoso alla fine è un atteggiamento che paga". E conclude: "Lavoro in un mondo maschile, in cui i pregiudizi esistono. Sono già esuberante di mio, di carattere, quindi cercavo di trattenermi sul resto. Ma in questi anni ho lavorato tanto e mi sono venute le spalle forti. Ora sono una persona serena e che si vuole tanto bene. Leggevo l'altro giorno un libro di Giordano Bruno, sull'importanza di liberarsi dai filtri che la società impone. È proprio quello che sento di aver fatto".