Francesca Fioretti fa le prove a teatro. La quasi 34enne, compagna di Davide Astori, morto il 4 marzo 2018, mamma di Vittoria, tre anni compiuti lo scorso febbraio, è pronta per il debutto a Milano. Domani, 21 marzo, salirà sul palco del Teatro Delfino e reciterà in “Lungs”, una brillante e ironica commedia d’amore di Duncan Macmillian. Quando le è stato proposto il ruolo, inizialmente ha detto di no, poi ci ha riflettuto e ha accettato.
E’ emozionata e fa le prove a teatro, il debutto a Milano è alle porte. In scena porta la storia di una coppia che si incontra da giovanissima e invecchia insieme. “Dentro c’è molto della mia vicenda personale”, spiega a Vanity Fair Francesca Fioretti. Il regista Federico Zanandrea voleva lei, ma inizialmente non se la sentiva: “Pensavo che dopo la morte di Davide non sarei stata in grado di sostenere la parte”. Poi ha deciso di buttarsi: “Perché anche se è stato tostissimo, in un momento della vita in cui mi è impossibile astrarmi, lì sopra, come per miracolo, ci riesco. Il teatro è stata una salvezza. Mi fa concentrare su quello che sto facendo, su quello che voglio essere, sul piacere di interpretare un testo. Fare 8 ore di prove al giorno mi aiuta a essere integra. Provare e riprovare mi anima, mi riempie di una cosa soltanto mia, mi restituisce il lusso dell’integrità. E’ il mio motore e il mio piacere. E il piacere nel mio ultimo anno ha rappresentato un’utopia”.
Francesca Fioretti ha scelto di fare l’attrice. Ora è impegnata con le prove a teatro, domani c’è il debutto a Milano. Del suo percorso professionale dice: “Studiavo danza classica, mi ha dato disciplina, rigore, senso di responsabilità e costanza nel coltivare una passione, ma era quasi un hobby e anche se mi è piaciuto tantissimo, non ho mai voluto fare veramente la ballerina. Di sicuro non speravo di arrivare alla Scala. Da giovanissima ho partecipato anche al Grande Fratello, volevo essere economicamente indipendente e anche se non sapevo neanche cosa fosse una bolletta, mi sono trovata a giocare e ho giocato. Se all’epoca dei miei vent’anni avessi saputo quanto aspiravo a recitare avrei provato a iscrivermi al Centro Sperimentale di Cinematografia”.
Pian, piano sta realizzando il suo desiderio. Non è facile vivere con il suo grande lutto nel cuore. Ma Francesca vuole tornare a un’esistenza serena. Lo deve a se stessa e alla sua piccola.