Giuliana De Sio: ''Scappai da mia madre alcolizzata e aggressiva''

  • L’attrice 66enne ha ricordato come appena finita la scuola lasciò Salerno per andare a
  • Suo padre non c’era da anni, sua madre aveva problemi con la bottiglia…

Giuliana De Sio non ha avuto un’infanzia e un’adolescenza facili, anzi. Però in qualche modo la sua sofferenza di bambina e giovane ragazza l’hanno portata a intraprendere il mestiere che le ha regalato tante soddisfazioni. Andò infatti via di casa giovanissima per sfuggire a una situazione pesante e approdò a Roma, dove iniziò a lavorare come attrice. Ha raccontato di questo in una nuova intervista rilasciata a ‘Il Corriere della Sera’. Parlando dei suoi genitori ha detto: “Una famiglia difficile. Mio padre, avvocato, se ne andò di casa molto presto, quando mia sorella Teresa ed io eravamo bambine. Mia madre, laureata in medicina, senza aver mai praticato la professione, cominciò a bere.

Giuliana De Sio, 66 anni, ha parlato della difficoltà di crescere senza un padre e con una madre alcolizzata

Il rapporto con sua madre si fece insostenibile. “Era una donna infelice, una delle più infelici che abbia mai conosciuto. Difficile stare vicino a una persona alcolizzata, che oltretutto è tua madre. La mattina, fino a una certa ora, era ancora lucida, e mi pareva di intravedere in lei una mamma come tante altre, diciamo normale. Poi iniziava a bere birra, diventava aggressiva, sgradevole, solitaria, chiusa in sé stessa, e non era più mia madre. Io facevo uno slalom, tra i suoi momenti di lucidità e quelli in cui era fuori di testa, per instaurare un possibile rapporto con lei. Il bello e il brutto, li affrontava bevendo”, ha spiegato la 66enne.

“Quando me ne andai via, ne soffrì molto, ma non avevo altra scelta, non vedevo l’ora di abbandonare tutta quella pesantezza, e mi sono salvata”, ha proseguito.

Il carattere di Giuliana è stato forgiato dalle esperienze vissute. “Dicono che da giovane fossi antipatica, forse lo ero, perché dovevo muovermi in un mondo, quello dello spettacolo, che non conoscevo. Ero stata catapultata in mezzo a produttori, registi e attori famosi, fotografi, giornalisti... ed è probabile che all’inizio dovessi difendermi, capire come comportarmi. Poi sono stata aiutata da una trentina d’anni in analisi: ho vissuto dei transfer furibondi con i miei analisti, ma evidentemente sono serviti a qualcosa. Non so come sarei diventata se non mi fossi sdraiata sul lettino dello psicoanalista”, ha concluso.