Naomi Campbell è arrivata dal Brasile, Ester Canadas dagli Usa, e anche le altre top, che erano in giro per il mondo, sono accorse all'affettuoso invito di Gianfranco Ferré, per la sua "sfilata del cuore". Lo stilista è stato festeggiato a Milano da Tonino Perna, presidente della It Holding, il gruppo che controlla il marchio Ferré. Ma la festa, con una cena per 300 invitati (tutti nomi della Milano finanziaria e culturale) è anche in onore dei 25 anni di carriera nella moda dello stilista-architetto. Volutamente tranquillo, ma anche un po' emozionato, Ferré prima della sfilata ha spiegato di aver scelto i 70 abiti indossati in passerella "seguendo le emozioni e i ricordi, seguendo i visi delle ragazze che li hanno indossati". Candidamente Ferré ha detto: "Non mi rendevo conto che fossero passati già 25 anni" e a chi gli chiedeva come avesse iniziato ha risposto: "con caparbietà".
Il primo vestito dei suoi ricordi è quello della madre al battesimo di suo fratello, un abito turchese con il collo di lino bianco. E il capo a cui Ferré è più affezionato è la prima camicia bianca indossata dalla modella Pat Cleveland nella sfilata del 1986. Anche il primo abito da lui disegnato era una camicia bianca, che adesso non c'è più, "si è bruciata in un incendio due anni fa".